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Coronavirus

Lotta alla pandemia

Oms: in Europa più morti rispetto ad un anno fa

"La scorsa settimana, i nuovi decessi nella regione hanno superato i 900.000. Ogni settimana, più di 20.000 persone in Europa perdono la vita a causa del virus", ha detto il direttore dell'Oms Europa, Hans Kluge

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"Circa 48 Paesi o territori europei su 53, hanno segnalato la variante di  britannica di coronavirus". Lo ha detto il direttore dell'Oms Europa, Hans Kluge, nel consueto punto sul Covid-19 sottolineando che quella mutazione "sta gradualmente diventando predominante nella nostra Regione". 

In Europa più morti  rispetto a stesso periodo del 2020
"Il numero di persone che muoiono a causa del Covid-19 in Europa è più alto ora rispetto allo scorso anno in questo periodo, il che riflette la vasta diffusione del virus", ha detto il direttore dell'Oms Europa, Hansk Kluge. "La scorsa settimana, i nuovi decessi nella regione hanno superato i 900.000. Ogni settimana, più di 20.000 persone in Europa perdono la vita a causa del virus", ha aggiunto. 

Presto per allentare misure
"Mentre 27 paesi sono attualmente in lockdown parziali o completi a livello nazionale, 21 stanno  gradualmente allentando le misure restrittive. Alcuni lo fanno sulla  base del presupposto che l'aumento della diffusione della vaccinazione anti-Covid porterebbe immediatamente a un miglioramento della  situazione epidemiologica. E' troppo presto per formulare tali  ipotesi. Non ci sono dubbi: la vaccinazione di per sé non sostituisce  le misure di sanità pubblica e sociali. Con la copertura vaccinale  nella regione che varia da meno dell'1% al 44% è troppo presto" per  vedere un impatto dei vaccini "su ricoveri e decessi" per Covid-19, ha detto Kluge.

AstraZeneca, benefici vaccino molto superiori a rischi
Attualmente, "i benefici del vaccino AstraZeneca superano di gran lunga i rischi e il suo utilizzo deve continuare a salvare vite umane", ha affermato in conferenza stampa il direttore della sezione europea dell'organizzazione, Hans Kluge. "Nelle campagne di vaccinazione, la segnalazione di potenziali effetti collaterali è routine. Ciò non significa necessariamente che questi eventi siano collegati alla vaccinazione", ha commentato Kluge. - "In questo momento, non sappiamo se alcuni o tutti i casi siano stati causati dal vaccino o da altri fattori. L'Oms sta valutando gli ultimi dati sulla sicurezza e, una volta completata questa valutazione, i risultati saranno resi pubblici", ha affermato Kluge 

Vaccini, 107 milioni di dosi somministrate in 46 paesi
 "Ad oggi, un totale di 46 Paesi  nella regione" europea "hanno somministrato più di 107 milioni di dosi di vaccino. Il 3% della popolazione in 45 Paesi ha ricevuto un ciclo completo di vaccinazione e i dati di 23 Paesi indicano che il 51%  degli operatori sanitari ha ricevuto almeno una dose". E' il quadro  tracciato da Hans Kluge, direttore regionale dell'Organizzazione  mondiale della sanità per l'Europa. "Dobbiamo ancora vedere l'impatto diffuso sulla  salute e i benefici dei vaccini, che posso anche assicurarvi,  arriveranno. Ma per ora, dobbiamo rimanere fermi nella nostra  applicazione dell'intera gamma di strumenti per rispondere a  Covid-19", ha evidenziato Kluge, facendo notare anche che, pur nel  contesto di una variante di Sars-CoV-2 a più rapida diffusione (la variante inglese sta diventando dominante nell'area europea, "diversi  paesi - come Danimarca, Irlanda, Portogallo, Spagna e Regno Unito -  hanno rapidamente ridotto la trasmissione a livelli bassi, con misure  sociali e sanitarie". Altra nota positiva, ha aggiunto, è che "il divario nell'accesso al  vaccino nella nostra regione si sta riducendo, ma la disuguaglianza  persiste" se consideriamo che "tutti i Paesi ad alto reddito hanno  lanciato la vaccinazione, e invece solo il 60% dei Paesi a reddito medio e basso lo ha fatto". Cinque paesi nella regione hanno comunque  "ricevuto vaccini dalla struttura Covax: un accesso equo al vaccino,  il concetto generale su cui poggia l'iniziativa Covax, si sta  concretizzando nella realtà".
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