Coronavirus
L'appello
Oxfam: Covid-19, salvare lo Yemen dall'abisso
Senza test, strumenti di prevenzione, strutture sanitarie adeguate, il contagio potrebbe essersi già esteso in quasi tutto il Paese. Già colpiti ufficialmente 10 governatorati su 22 con quasi 400 casi e oltre 80 vittime
Altrettanto grave l’impatto su un’economia già in ginocchio: le rimesse dei rifugiati yemeniti dall’estero sono crollate dell’80% in almeno 6 aree dello Yemen, da gennaio ad aprile, per effetto del lockdown in molti Paesi. Rimesse da cui dipende la sopravvivenza di 1 yemenita su 10 e che nel 2019 ammontavano a 3,8 miliardi di dollari, pari al 13% del PIL.
È quanto denuncia Oxfam, all’indomani della Conferenza internazionale sulla crisi, che ha visto ancora una volta i Paesi donatori girarsi dall’altra parte. L’appello delle Nazioni Unite per la risposta umanitaria per il 2020 infatti ad oggi è finanziato solo per poco più di un terzo di quanto necessario a scongiurare un vero e proprio disastro umanitario. Dal summit di ieri è infatti uscito un impegno per appena 1,3 miliardi di dollari in aiuti sui 3,4 necessari a salvare centinaia di migliaia di vite nei prossimi mesi. Le Nazioni unite alla vigilia si aspettavano di arrivare quantomeno a 2,4 miliardi di dollari in aiuti.
La risposta di Oxfam alla pandemia in Yemen
Dallo scoppio dei primi focolai di coronavirus nel Paese, Oxfam - che dal 2015 ha già portato acqua e servizi igienico-sanitari a oltre 3 milioni di yemeniti nei campi profughi e nelle aree più colpite dal conflitto - è subito intervenuta per fronteggiare la pandemia a fianco delle comunità più vulnerabili. Al momento è al lavoro per riabilitare la fornitura idrica in uno dei principali ospedali di Aden e sta formando volontari e personale sanitario per sensibilizzare la popolazione sulle corrette norme di prevenzione del contagio, con l’obiettivo di raggiungere la più ampia fascia di popolazione.
Si può sostenere la risposta di Oxfam su https://www.oxfamitalia.org/emergenza-yemen/