ITALIA
Pesaro
Pesaro, Bergoglio chiama per la decima volta: la famiglia cara a Papa Francesco
Si tratta di Rosalba e Michele Ferri, i parenti dell'imprenditore ucciso nella notte tra il 3 e il 4 giugno 2013. Le parole del Pontefice: "Pregate per me, ho bisogno delle vostre preghiere"
Pesaro
Papa Francesco telefona a casa dei familiari di Andrea Ferri, l'imprenditore pesarese brutalmente ucciso nel giugno 2013. Il fatto non farebbe notizia di per sè, se non fosse che si tratta della decima telefonata. La chiacchierata consolatrice con il Pontefice è diventata dunque un'abitudine per l'anziana mamma della vittima, la signora Rosalba e per il fratello Michele, costretto sulla sedia a rotelle. "Il 2 novembre, o il giorno di Pasqua il telefono squilla sempre" commenta Michele Ferri.
Papa Francesco ha chiamato intorno alle 9.40 di mattina. Durante la conversazione Bergoglio si è informato su questioni private familiari - questioni di salute relative ad un parente - e ha anche commentato i risvolti del processo, iniziato il 30 ottobre scorso. Poi salutandoli ha aggiunto: "Pregate per me, ho bisogno delle vostre preghiere".
"Ci è vicino nel nostro dolore"
"Le telefonate di Papa Francesco ci danno tanta forza - commenta Michele Ferri - e ci rincuora sapere di essere oggetto delle sue preghiere. I toni che usa sono molti confidenziali ed è sempre un'emozione incredibile parlarci".
Il processo per l'omicidio
Si è svolta lo scorso 30 ottobre la prima udienza del processo per l'omicidio Andrea Ferri. L'imprenditore di 51 anni, una moglie e due figli, è stato ucciso nella notte tra il 3 e il 4 giugno 2013 con 7 colpi di pistola, di cui cinque andati a segno. Sul banco degli imputati l'ex dipendente della vittima, il macedone di 25 anni Donald Sabanov, accusato di essere l'esecutore materiale e il marocchino 24enne Karim Bary per concorso nell'omicidio.
Un delitto per 20mila euro
Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, il delitto sarebbe stato finalizzato a rubare all'imprenditore i soldi custoditi nel caveau: uno scarso bottino del valore di 20mila euro. Il processo riprenderà il 19 novembre, con l'esame dei primi otto testi dell'accusa.
di Silvia Balducci
Papa Francesco ha chiamato intorno alle 9.40 di mattina. Durante la conversazione Bergoglio si è informato su questioni private familiari - questioni di salute relative ad un parente - e ha anche commentato i risvolti del processo, iniziato il 30 ottobre scorso. Poi salutandoli ha aggiunto: "Pregate per me, ho bisogno delle vostre preghiere".
"Ci è vicino nel nostro dolore"
"Le telefonate di Papa Francesco ci danno tanta forza - commenta Michele Ferri - e ci rincuora sapere di essere oggetto delle sue preghiere. I toni che usa sono molti confidenziali ed è sempre un'emozione incredibile parlarci".
Il processo per l'omicidio
Si è svolta lo scorso 30 ottobre la prima udienza del processo per l'omicidio Andrea Ferri. L'imprenditore di 51 anni, una moglie e due figli, è stato ucciso nella notte tra il 3 e il 4 giugno 2013 con 7 colpi di pistola, di cui cinque andati a segno. Sul banco degli imputati l'ex dipendente della vittima, il macedone di 25 anni Donald Sabanov, accusato di essere l'esecutore materiale e il marocchino 24enne Karim Bary per concorso nell'omicidio.
Un delitto per 20mila euro
Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, il delitto sarebbe stato finalizzato a rubare all'imprenditore i soldi custoditi nel caveau: uno scarso bottino del valore di 20mila euro. Il processo riprenderà il 19 novembre, con l'esame dei primi otto testi dell'accusa.