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ITALIA

Milano

Pisapia avverte: stop all’arrivo di altri migranti, «più di così non possiamo fare».

Milano non è più in grado di  conciliare il decoro della città, la legalità, la sicurezza e i bisogni dei cittadini con il doveroso aiuto a chi scappa dalla fame e dalle guerre, spiega il sindaco Giuliano Pisapia. Se l' Europa ci ha abbandonato bisogna ridistribuire equamente i migranti nelle varie Regioni

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"L'amministrazione e la città hanno già fatto la loro parte, e continueranno a farla. La catena di solidarietà è stata straordinaria e di questo ringrazio tutti i volontari, le associazioni, i cittadini" ma "più di così Milano non può fare".  
            
 Con queste parole il sindaco Pisapia spiega in una nota la richiesta avanzata, e cioè "che non vengano inviati ulteriori profughi in città".  "Con il ministro dell'Interno Angelino Alfano oggi abbiamo fatto importanti passi avanti per affrontare le criticità dovute al grande afflusso di profughi in città", afferma il sindaco, ma ormai siamo nell'impossibilità di accogliere chiunque, "la situazione resta difficile".

"Visto che l'Europa ci ha abbandonato è necessario ridistribuire le presenze nelle diverse Regioni, proporzionalmente agli abitanti e in base alla effettiva capacità di dare una prima e dignitosa accoglienza", precisa. 

"Siamo costantemente impegnati - continua Pisapia - per conciliare, come sta accadendo, il decoro della città, la legalità, la sicurezza e i bisogni dei cittadini, con il doveroso aiuto a chi scappa dalla fame e dalle guerre. Abbiamo, inoltre, ottenuto l'immediata consegna degli spazi del Dopo Lavoro Ferroviario, inutilizzato da molto tempo, come luogo dove accogliere dignitosamente i profughi, evitando così che la prima assistenza avvenga negli spazi antistanti la stazione. Da domani, poi, si potrà utilizzare il Cara, Centro assistenza richiedenti asilo, anche per i profughi arrivati in questi giorni", conclude.
 
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