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POLITICA

Assemblea della Cna a Mirandola

Jobs Act, il ministro Poletti: "Testo migliorato, il Senato lo approverà"

Poletti sottolinea inoltre che le risorse per il lavoro ci sono, sia per incentivarlo sia per sostenere chi lo perde. E in totale si arriva a 4 miliardi, "per gli ammortizzatori sociali e altre politiche attive"

Giuliano Poletti (LaPresse)
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"Penso che il Senato approverà la Legge così come è stata proposta, ha già fatto due passaggi importanti parlamentari. Oggi esce un testo di legge migliorato rispetto a quello proposto dal governo e si conferma il dato che il parlamento ha un ruolo importante, non ha fatto il passacarte, ma cambiato in maniera significativa le norme che erano arrivate all'attenzione del parlamento". Così il ministro Giuliano Poletti a margine dell'assemblea della Cna a Mirandola, parlando del Jobs Act. "Penso che le approverà e a quel punto saremo nella condizione di produrre i decreti delegati".

4 miliardi per ammortizzatori e politiche attive 
Poletti sottolinea inoltre che le risorse per il lavoro ci sono, sia per incentivarlo sia per sostenere chi lo perde. E in totale si arriva a 4 miliardi, "per gli ammortizzatori sociali e altre politiche attive". Per gli ammortizzati sociali "in Legge di stabilità ci sono 2 miliardi - spiega - più un incremento che sarà deliberato in questi giorni con l'approvazione definitiva della Legge di stabilità che prevede altri 400 milioni. Poi ci sarà il fondo per il lavoro che vale 1 miliardo e 400 milioni. Quindi oggi siamo verso i 4 miliardi a disposizione per gli interventi sugli ammortizzatori sociali e le politiche attive sul lavoro".

"Credo che le risorse calcolate siano congrue - dice Poletti - vicine al bisogno che abbiamo". Poi ironizza: "Il ministro del Lavoro è difficile che possa dire che se ci sono 100 milioni in più è un guaio. Dal mio punto di vista se ci saranno risorse in più per la promozione del lavoro vanno sicuramente bene".

"Vogliamo costruire un ponte che aiuti le imprese a crescere"
Intervenendo all'assemblea nazionale di Cna il ministro ha precisato: "Non abbiamo intenzione di produrre balzelli ulteriori, elementi di appesantimenti. Se possiamo fare qualcosa è trovare la maniera di costruire un ponte che aiuti le imprese a crescere".  "Se c'è uno scalino troppo grande - ha aggiunto - lo dobbiamo limare per evitare che ci sia un muro che impedisce di andare più in là. Su questo dobbiamo ragionare insieme" governo e imprese. 

"Meno burocrazia"
"In Italia bisogna dare un taglio con la storia degli incentivi, togliamo invece gli ostacoli" ha detto inoltre il ministro. "Ci vuole meno burocrazia, meno carte - aggiunge Poletti - Se per avere una licenza devi suonare sette campanelli, l'idea di dare mille euro a qualcuno per avere subito la licenza ti viene anche se sei onesto. Dobbiamo costruire un ponte per aiutare le imprese a crescere, poi a dirci se abbiamo fatto bene sarà 'Il tempo' perché come diceva mio padre contadino "passa" e 'l'acqua fa il livello'".
 
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