ITALIA
Il caso
Pompei: rubò reperto in viaggio di nozze nel 1964, oggi lo ha restituito
Una turista italo-canadese di oltre 70 anni ha chiamato la Soprintendenza ai Beni Archeologici: aveva dal '64 un'antefissa presa mentre era in luna di miele
Il reperto rubato e restituito
Il reperto venne rubato il 29 giugno 1964 nella visita agli scavi in luna di miele. Il frammento era nei pressi del teatro grande, e la giovane sposa lo prelevò e lo nascose all'interno della sua borsa, portandolo con sé al rientro in Canada come "souvenir" del viaggio di nozze. L'anziana ha vissuto tra Montreal e Pechino, e solo ora ha deciso di riconsegnarlo alle autorità italiane, prendendo contatti con la Soprintendenza Speciale per i Beni archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia, segnalando il possesso del bene e l'intenzione di riportarlo in Italia.
La Soprintendenza ha allertato immediatamente i carabinieri, fornendo i primi riscontri positivi circa l'effettiva appartenenza del reperto al sito archeologico. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, hanno permesso di identificare l'interlocutrice canadese e di contattarla per definire le modalità della sua consegna.
La donna si è recata quindi negli uffici del Nucleo TPC di Castel Sant'Elmo a Napoli e qui ha restituito il pezzo, dichiarandosi pentita per il gesto compiuto in gioventù. L'antefissa, che si presenta ben conservata, è stata restituita alla Soprintendenza di Pompei che provvederà a ricollocarla nella sua sede di origine.