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Coronavirus

Dpcm, le reazioni della politica

Franceschini: "Dolore per la chiusura di cinema e teatri, in prossimo decreto aiuti per spettacolo"

Speranza: "Reagire subito per evitare numeri insostenibili". Castelli: "Ci saranno subito sostegni economici per le categorie che subiscono limitazioni". Marcucci "Un decreto per sostenere imprese e commercio". Fornaro: "No alternative a misure, ora ristori"

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"Un dolore la chiusura di teatri e cinema. Ma oggi la priorità assoluta è tutelare la vita e la salute di tutti, con ogni misura possibile. Lavoreremo perché la chiusura sia più breve possibile e come e più dei mesi passati sosterremo le imprese e i lavoratori della cultura". Lo scrive in un tweet il ministro per i Beni culturali, Dario Franceschini, dopo la firma del nuovo Dpcm.

"In prossimo decreto aiuti per spettacolo"
"Abbiamo erogato più di un miliardo in interventi per sostenere il settore e venire incontro anche a quei lavoratori che non avevano altri tipi di sostegno. Dobbiamo nuovamente intervenire e lo faremo già dal decreto di domani o dopodomani aiutando le imprese, con la raccomandazione che facciano poi arrivare quegli aiuti ai lavoratori. Poi ci saranno interventi diretti per sostenere i lavoratori. E' una pausa e poi tutto tornerà a muoversi. Ci sarà comunque una fase intermedia e quindi le spese di investimento per adeguarsi alle norme fatte da cinema e teatri saranno comunque fondamentali". Lo ha detto il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, intervistato dal direttore del Corriere della Sera, Dario Fontana. "Il tempo dirà se abbiamo fatto bene  o male, ma guardando i contagi di oggi, dico che abbiamo fatto bene,  forse abbiamo fatto il minimo", conclude il ministro dei Beni culturali. 

Speranza: "Reagire subito"
"Sono giorni difficili. La curva del contagio cresce nel mondo. E in tutta Europa l'onda è molto alta. Dobbiamo reagire subito e con determinazione se vogliamo evitare numeri insostenibili. Per questo abbiamo firmato un nuovo Dpcm con misure restrittive volte a ridurre le occasioni di contagio. Ogni scelta comporta sacrifici e rinunce. Ne sono consapevole. Ma dobbiamo intervenire con fermezza se vogliamo contenere il virus nel tempo che manca all'arrivo di vaccini e cure efficaci e sicuri. In primavera abbiamo dimostrato di essere un grande Paese. Ce la faremo anche questa volta, ma solo con l'indispensabile contributo di tutti". Lo scrive su facebook il ministro della Salute, Roberto Speranza.

Castelli: "Lavoriamo per assicurare ristori, indennizzi e Cig"
"Insieme alle misure più stringenti e uniformi con il Dpcm, ci saranno subito sostegni economici per quelle categorie che subiscono delle limitazioni per fermare la diffusione del virus. Provvedimenti, a cui stiamo lavorando in queste ore, che verranno adottati in modo rapido, per assicurare ristori, indennizzi e cassa integrazione a tutte le realtà coinvolte. Più di quanto abbiamo già fatto a marzo. Sono ore molto delicate per rallentare la seconda ondata della pandemia, e tutelare la vita di ciascuno di noi. Senza mettere in ginocchio l'economia del Paese, che si sta riprendendo dopo il lockdown. A marzo nessuno, nel mondo, sapeva cosa aveva davanti. Oggi affrontiamo questa seconda ondata con maggiore consapevolezza. E interveniamo adesso per evitare un nuovo lockdown, perché il Paese non potrebbe reggere l'urto. Siamo un Paese forte, che se gioca in squadra può vincere questa partita. Soprattutto per questo mi auguro che si smetta di soffiare sul fuoco delle tensioni sociali evitando, in una fase così critica, di strumentalizzare le legittime preoccupazioni dei cittadini. Anche questa volta, uniti, ne usciremo!". Così, sui social, la viceministra Ministro dell'Economia e Finanze, Laura Castelli.

Marcucci: "Insieme a sacrifici arrivi anche il Dl con i ristori"
"Agli italiani viene chiesto un altro sacrificio, un sacrificio particolarmente oneroso per chi ha attività economiche che certamente subiranno un danno, è un sacrificio pesante per tutti noi, ma è anche doveroso. Il nostro nemico è il Covid, non le regole per proteggerci. la cosa più importante è ora il ristoro economico, abbiamo chiesto al presidente del Consiglio un decreto, previsto nelle prossime ore, per sostenere da subito le imprese e il commercio. Un decreto che non porti a meccanismi farraginosi o a ritardi che sarebbero inaccettabili". Lo afferma il capogruppo Pd a Palazzo Madama, Andrea Marcucci. "Ieri il governo ha ascoltato tutti, ha accolto in parte cambiamenti nel provvedimento, ha dato agli enti e ai gruppi parlamentari il tempo per riflettere sulle misure proposte. Il tavolo di ieri serva come precedente. Sia chiaro a tutti, si va avanti soltanto in un clima di concordia".

Fornaro: "No alternative a misure, ora ristori"
"Con l'attuale crescita della curva dei contagi il nuovo Dpcm era senza alternative se si vuole proteggere il bene primario della salute degli italiani. Basta guardare che cosa stanno facendo nazioni come la Francia e la Spagna per comprendere come alcune delle critiche di eccesso di restrizioni siano strumentali e spesso arrivino da chi fino a ieri accusava il governo del contrario, ovvero di eccessivo lassismo". Lo afferma il capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera, Federico Fornaro. "Ora però è indispensabile che il governo approvi un decreto per ristorare tutti gli operatori che dovranno chiudere totalmente o parzialmente la loro attività, individuando la modalità più veloce ed equa possibile per far arrivare velocemente i soldi sui loro conti correnti".

Sala: "Bene Conte, ora ristorare velocemente"
"È necessario ristorare velocemente quelle categorie che, in particolare, soffriranno per le limitazioni alla loro attività lavorativa. Su questo punto apprezzo le parole del Presidente Conte e le sue proposte, che vanno da bonifici sui conti correnti degli interessati già a novembre allo stop alle rate Imu. Ho offerto al Governo, e in particolare al Ministro Gualtieri, l'esperienza di Milano, i dati a nostra disposizione, la conoscenza della realtà territoriale. Siamo già al lavoro". "Ieri il Capo dello Stato ha richiamato a uno spirito di 'leale e fattiva collaborazione fra le Istituzioni della Repubblica'. E io così farò. Ma non posso dire di condividere le norme del Dpcm sullo spettacolo". Lo scrive su facebook il sindaco di Milano Beppe Sala.
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