Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/referendum-1174a86a-658b-41e5-8aaf-348636e7b78d.html | rainews/live/ | true
POLITICA

Grillo: Renzi è continuità governo Monti

Referendum. Berlusconi: da riforme pericolo per democrazia. Salvini: Renzi pensa solo a poltrona

"L'Italia ha bisogno di una riforma ma non di questa pessima riforma proposta da Renzi", sostiene Raffaele Fitto l'europarlamentare leader del gruppo Conservatori e Riformisti. Scotto, Sinistra Italiana: "il burrone non c'è, lo spread non si alzerà, la stabilità della legislatura non viene toccata"

Condividi
Renzi "ha fatto ogni tipo di promessa, i ponti, gli aeroporti, le strade, aumenti di stipendio, ma più promette più la gente lo prende per un caz... Prometterà che se vince il sì vincono lo scudetto sia la Roma che la Lazio contemporaneamente". Lo ha detto Matteo Salvini, leader della Lega Nord a Radio Cusano Campus sostenendo che "c'è un'Italia bella, che ha voglia di ripartire, che non si arrende e che non vuole essere schiava. Chi vota Sì certifica in Costituzione che l'Unione Europea ha l'ultima parola alla faccia e sulla testa degli Italiani. Ho incontrato tante persone che non votano da 10 o 20 anni, ma che stavolta torneranno alle urne per urlare il loro no. La Costituzione regola le nostre vite, le vite delle nostre figlie".

Un messaggio infine al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "I Presidenti della Repubblica - ha sostenuto - si sono inventati gli ultimi tre presidenti del consiglio, eletti a tavolino. Non vorrei che se dovesse vincere il No possa accadere un qualcosa di simile. Se vince il No la parola deve tornare gli italiani".

Da "Agorà" nuovo intervento  a sostegno del 'No' di Silvio Berlusconi: "Se Renzi vincesse le elezioni politiche dopo l'approvazione di questa riforma avrebbe potere sul Senato, sulla Camera, sul governo, potrebbe scegliere il capo dello Stato e i membri della Corte Costituzionale. Sarebbe un regime, senza pesi e contrappesi". Ed ha aggiunto: "se anche il centrodestra vincesse le elezioni", con questa riforma "avrebbe contro il Senato, che come è stato pensato al 60% sarebbe favorevole a Renzi".

Dal blog, Beppe Grillo ricorda che "quello di Renzi è un governo di politici che contnua il lavoro iniziato dai tecnici. Politici e tecnici sono pappa e ciccia" mentre i "cittadini devono riprendersi il potere. E' arrivato il momento di dire No".
 
Critico nei confronti del 'premier anche Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera: "Quando dice che se vince il Sì questo Paese si sblocca è sempre il solito. E` affetto da annuncite ed è un divertente imbroglione, e continua ad imbrogliare" sottolinea durante un`intervista a "Radio Anch`io", su Radio Uno.

"Ricordo a Renzi che l`ultimo contratto con i dipendenti pubblici l`ha fatto nel 2009 l`ultimo governo Berlusconi, e nella fattispecie l`ho fatto io. E` innegabile che in seguito vi sia stato un blocco, che però doveva durare solo due anni. Chi ha prolungato questo blocco nei contratti del pubblico impiego - ha sostenuto Brunetta - sono stati Monti-Letta e anche Renzi, che nei suoi mille giorni, quindi nel 2014, nel 2015 e anche per tutto il 2016 perché  il contratto non c`è, non ha fatto nulla".

Poi per quanto riguarda le risorse per il contratto degli statali, l`aumento dovrebbe essere di circa 30 euro netti al mese, probabilmente a partire da metà del 2017. Non ci sono gli 85 euro annunciati - ha affermato l'ex ministro - perché nella legge di bilancio di quest`anno e legge di stabilità dello scorso anno ci sono un miliardo e 400 milioni, che servono per una serie di voci: assunzioni, per gli 80 euro, per le forze dell`ordine, per il comparto sicurezza e per altre cose. Per il contratto ci sono esattamente 30 euro netti al mese. Questo protocollo d`intesa siglato l`altro giorno poi non porta la firma del Ministro Padoan".

Per il 'No' anche Raffaele Fitto l'europarlamentare leader del gruppo Conservatori e Riformisti:"L'Italia ha bisogno di una riforma ma non di questa pessima riforma proposta da Renzi, che e dovesse entrare in vigore creerebbe solo una grande confusione" ha sostenuto a Bari concludendo la campagna referendaria con una passeggiata nel centro della citta'.

Per Arturo Scotto capogruppo dei deputati di Sinistra Italiana:"Un presidente del consiglio dovrebbe trasferire serenità al Paese, non continuare ad agitare paure. Il burrone non c'è prosegue il capogruppo della sinistra - lo spread non si alzerà, la stabilità della legislatura non viene toccata. Il No salva l'unica cosa che ha garantito coesione nazionale in questi anni: la Costituzione". Quindi, conclude Scotto: "Gli elettori hanno capito perfettamente chi gioca a dividere, a condizionare, a spaventare pur di rimanere abbarbicato a Palazzo Chigi. E la punizione sarà severa".
Condividi