ITALIA
Caso Regeni, procura di Roma indaga su 5 ufficiali egiziani
Secondo quanto ricostruito nell'informativa, che i magistrati romani avevano sottoposto da tempo all'attenzione degli omologhi egiziani facendo presente che il nostro ordinamento giuridico impone l'iscrizione sul registro degli indagati dei sospettati (cosa che in Egitto non hanno) per poter andare avanti nelle indagini, emerge forte il sospetto che Regeni sia stato sorvegliato e seguito almeno fino alla data del 22 gennaio 2016. Attività di pedinamento poi proseguita tre giorni dopo, quando il ragazzo è scomparso. Nel mirino dei nostri investigatori sono così finite le posizioni del generale Sabir Tareq, del maggiore Magdi Abdlaal Sharif, del capitano Osan Helmy con il suo stretto collaboratore Mhamoud Najem, e del colonnello Ather Kamal.