Confronto aperto tra Stato e Regioni
Vaccini, Fedriga al Governo: "Non si può fare scaricabarile sulle Regioni"
Vaccini, linee guida governo: in grandi centri no limiti di orario
Con la fine dei lavori anche per la Conferenza Stato-Regioni, si conclude la giornata dedicata al confronto del governo con gli enti locali. Argomento principe della discussione è stata la questione vaccini. Una giornata, e non potrebbe essere diversamente, dominata dal contrasto al covid.
Fedriga: "No a scaricabarile sulle Regioni"
"Abbiamo finito da poco la conferenza delle Regioni. Manderemo un documento molto chiaro e credo anche netto e forte al Governo, dove sottolineiamo le criticità che ci sono state. Non si può fare scaricabarile sulle Regioni che sono le uniche e le quali con le loro forze, e rimboccandosi le maniche, sono andate avanti". Lo ha anticipato il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, nel corso di un'intervista rilasciata a Rai Radio 1.
La stoccata di Draghi
Solo ieri la bacchettata di Draghi alle Regioni: "Restare uniti per sconfiggere pandemia" è stato l'appello che ieri Draghi ha più volte ripetuto. Al di là dell'obiettivo di vaccinare mezzo milione di persone al giorno, è stata la stoccata a quelle Regioni che "trascurano i loro anziani in favore di gruppi che vantano priorità, probabilmente in base a qualche loro forza contrattuale" ad avere segnato l'agenda.
"Persistono purtroppo importanti differenze regionali, che sono molto difficili da accettare", ha sottolineato il presidente del Consiglio. Parole che non sono state gradite da molti presidenti di Regione.
Bonaccini: "A Curcio chieste linee indirizzo per vaccini su luoghi lavoro"
''L'accelerazione della campagna vaccinale deve fondarsi sulla leale collaborazione Stato-Regioni. Oggi ne diamo un ulteriore esempio perché stiamo costruendo con la protezione civile un documento condiviso Governo-Regioni di Linee di indirizzo organizzativo e strutturale dei punti vaccinali territoriali straordinari relativo alla campagna di vaccinazione anti Sars-Cov-2''. Lo ha preannunciato il Presidente Stefano Bonaccini a margine della Conferenza delle Regioni.
''Si tratta di linee di indirizzo non vincolanti che suggeriscono un modello comune per i centri vaccinali di medie e grandi dimensioni che saranno chiamati ad assumere più di 800 vaccinazioni al giorno. Stiamo collaborando a pieno ritmo con il Commissario per l'emergenza e con il Capo della Protezione Civile ed a quest'ultimo abbiamo chiesto anche di condividere ulteriori linee di indirizzo per le vaccinazioni nei luoghi di lavoro''.
Al governo: "Il cambio di passo va fatto assieme"
"Le Regioni chiedono un confronto urgente con il Governo sull'andamento della campagna vaccinale":ha detto Bonaccini. "Condividiamo e sosteniamo l'esigenza di velocizzare al massimo la campagna vaccinale, a cominciare da una maggiore e certa disponibilità delle dosi. Un cambiamento di passo si deve realizzare, ma devono farlo insieme Governo e Regioni. "Per questo chiediamo un incontro urgente con l'Esecutivo, pronti a un confronto a 360 gradi su ogni esigenza per individuare tutti i percorsi possibili per garantire al meglio il rispetto dei tempi e il raggiungimento degli obiettivi prefissati".
"Ho inviato - ha concluso Bonaccini - una lettera al Presidente del Consiglio, Mario Draghi, perché possa aver luogo nel più breve tempo possibile un incontro con il Governo che permetta da un lato di fare il punto sulla campagna vaccinale, dall'altro di esaminare nel dettaglio le priorità del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) che il Governo si appresta a presentare alla Commissione europea, verificando ogni sinergia possibile con le Regioni".
Riaperture
Reintrodurre le zone gialle dopo Pasqua per "andare verso una stagione di riaperture". Lo ha chiesto il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, nel corso di un'intervista rilasciata a Rai Radio1.
"Non pretendiamo di riaprire tutto subito come se nulla fosse - ha spiegato Fedriga - ma dobbiamo cominciare a fare un piano di riaperture". Altrimenti, oltre a penalizzare lavoro ed economia, il rischio è di non tutelare "nemmeno la salute, perché io sto vedendo che queste aree di restrizione oggi sono sopportate malissimo dai cittadini" che a differenza del marzo dell'anno scorso "cercano le pieghe per superare quei limiti".
"Sarebbe finalmente arrivato il tempo di fare uno studio - ha sottolineato - e vedere veramente la pericolosità delle diverse attività, perché io ho l'impressione che stiamo tenendo chiuse delle attività che in realtà non aumentano il rischio".
Tavolo Regioni - Giorgetti
Nuove misure sul credito e sblocco di tavoli di crisi per le aziende: sono tra gli impegni presi dal ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, oggi al Mise, per il primo confronto sul tema delle attività produttive tra le Regioni e ministero. Sul capitolo delle crisi aziendali, il ministro ha riferito di aver firmato, nel corso dei primi giorni di marzo, con il ministero del Lavoro un accordo per riattivare una struttura specializzata che si occupi della questione.
Giorgetti ha annunciato, inoltre, che ci saranno nuove misure sul credito per le aziende nel prossimo decreto, che sarà approvato in coincidenza con il Def. Ha invitato i rappresentanti delle Regioni a un maggiore coordinamento per utilizzare al meglio risorse e interventi per crescita e sviluppo che non sono solo nel Recovery ma anche nei bilanci delle stesse Regioni, nel fondo di coesione europea e in capitoli di spesa dello Stato.
Vaccini, linee guida governo: in grandi centri no limiti di orario
Nessun limite di orario nei centri vaccinali di medie/grandi dimensioni ma un'apertura "per le ore necessarie a garantire il volume di vaccinazione necessario". E' quanto si legge nelle linee di indirizzo e strutturale del governo dei punti vaccinali territoriali straordinari relativi alla campagna di vaccinazione anti Sars-Cov-2/Covid-19. Linee guida che, viene specificato, sono da intendersi quale indirizzo “non vincolante” ed hanno lo scopo di suggerire un modello riguardante l’allestimento dei centri vaccinali straordinari. Nelle precedenti linee di indirizzo era prevista un'apertura di 12 ore tutti i giorni.