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POLITICA

Il premier: voto Usa ha rilevanza su nostre vite

Migranti. Renzi: non possiamo essere il bancomat dei Paesi dell'Est

"Serve un Paese forte - ha detto ancora il premier -  no Italietta delle polemiche e delle divisioni" che non aiutano in Europa

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"Vorrei che fosse rottamata "e archiviata l'idea di usare l'Europa come luogo di scontri interni. Questo in passato ha provocato regole che vanno contro l'Italia". Lo ha detto il premier Matteo Renzi, incontrando ad Asti i sindaci del territorio. "Se siamo il bancomat dei paesi dell'Est Europa e poi quando c'è da gestire la questione migratoria i paesi che firmano gli accordi non li rispettano, questo meccanismo crea una frattura - ha aggiunto Renzi -. Non possiamo essere il salvadanaio per paesi che reclamano solidarietà solo quando c'è da prendere e non quando c'è da dare".

Il premier poi parlando della legge di Bilancio e delle polemiche con l'Ue ha sottolineato: "Non mi interessa cosa dice il portavoce della Commissione o il portavoce del Consiglio... Tutto quello che serve per l'edilizia scolastica sta fuori dal patto di stabilità. Sulle scuole dobbiamo tornare a progettare, piaccia o meno ai signori di Bruxelles...". E ha aggiunto: "un Paese che taglia sul futuro non ha domani". Inoltre ha ribadito: "Noi mettiamo il veto sul bilancio, siamo disponibili a fare la nostra parte se anche gli altri fanno la loro" e "vorrei che questa battaglia l'Italia la facesse insieme, non mi interessa come vota uno, a partire dal referendum, su questo dobbiamo essere uniti". 

Sulla politica interna il Presidente del Consiglio ha ricordato che polemiche e distinguo interni non aiutano l'Italia in Europa: "C'e' un Paese che ha bisogno di una forte spinta nella stessa direzione da parte di tutti" ha detto. "Il mondo istituzionale va difeso un po' di più Gli altri Paesi fanno squadra quando c'è da fare l'interesse nazionale. Noi invece siamo abituati a portare avanti le polemiche, i distinguo. Lavoriamo perchè l'Italia sia più forte in Europa e nel mondo". 

Renzi inoltre - rivolto ai sindaci di un territorio dove si producono vini prestigiosi - ha sottolineato: "Trovo inaccettabile che il vino francese, che è ottimo ma non migliore di quello italiano, per effetto di una strategia straordinaria di comunicazione e di Paese abbia undici miliardi di export e noi circa cinque. Per questo abbiamo fatto un'operazione con Jack Ma, il fondatore di Alibaba, per il commercio online del vino". E auspica: "Dobbiamo fare una scommessa culturale sull'agricoltura. Serve qualche fiction in più sul mestiere dell'agricoltore. Il cibo e l'agroalimentare possono essere un volano di sviluppo, e danno il senso dell'identità di un Paese. Per questo abbiamo tagliato le tasse sull'agricoltura", ha proseguito Renzi.

Il premier infine ha fatto riferimento alle Presidenziali Usa: "Quello che succede da qui alle prossime 24 ore negli Stati Uniti ha molta rilevanza sulla nostra vita, proprio come quello che accade in Europa". 
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