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ITALIA

Ribellione al penitenziario

I detenuti del carcere di Larino rispondono al Papa: "Se scomunicati, niente messa"

In 200 hanno protestato per le frasi del Pontefice pronunciate in Calabria contro i mafiosi. Mons. Bregantini: "Questo dimostra la forza delle parole del Santo Padre"

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Sono tanto colpiti dalla scomunica che hanno deciso di non andare più a messa. La reazione è dei detenuti del carcere di Larino, dopo aver sentito le parole del Papa in Calabria. "È una cosa sorprendente - ha commentato padre Giancarlo Bregantini, arcivescovo di Campobasso - che conferma quanto il Papa incida nelle coscienze". I detenuti nella sezione di alta sicurezza sono quasi duecento. Condannati per delitti legati alla 'ndrangheta: ora non prenderanno più parte al rito. 

Le parole del Papa "hanno valenza etica"
Bregantini ha parlato con il vescovo di Larino, Gianfranco De Luca che gli ha riferito del fatto. "Ne hanno parlato col cappellano. Questo dimostra come non sia vero che dire certe cose, sia clericalismo - ha spiegato ancora il monsignore - in realtà le parole del Papa, come quelle della Chiesa e di Gesù Cristo, hanno sempre una valenza etica che diventa poi sempre culturale ed economica, quindi con grandi riflessi politici".

In carcere "Nessuna rivolta"
Dai detenuti, comunque "non arriva nessuna rivolta", ha detto Bregantini. "Sono persone serie e si interrogano seriamente sulle parole di Papa Francesco, che prendono in grande considerazione, e hanno chiesto di capire bene il pensiero del Santo Padre. Per questo hanno interpellato il cappellano del carcere di Larino e il vescovo di Termoli, Gianfranco De Luca''.
 
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