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Resta proroga concessioni spiagge fino al 2033
Dl Rilancio: mercoledì in aula alla Camera per la fiducia
L'Aula della Camera riprenderà domani l'esame del Dl rilancio. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo. Giovedì il voto finale. Poi passerà all'esame del Senato
In base alle intese raggiunte dai gruppi il voto finale è previsto per le 14 di giovedì prossimo.
Il provvedimento passerà quindi all'esame del Senato dove dovrà essere convertito in legge entro il 18 luglio.
Il via libera in commissione
"La commissione Bilancio ha completato l'esame degli emendamenti volti a risolvere le criticità sollevate dalla Ragioneria quindi il provvedimento è completato". Lo ha annunciato in Aula alla Camera il presidente della commissione, Claudio Borghi. E il governo, con il ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà, ha posto la questione di fiducia sul decreto Rilancio. La fiducia viene posta sul nuovo testo del provvedimento, così come licenziato dalla commissione Bilancio dopo le modifiche apportate al testo a seguito delle criticità sollevate dalla Ragioneria Generale dello Stato su alcune coperture finanziarie.
Il provvedimento è tornato così all'esame dell'Assemblea di Montecitorio dopo l'introduzione di 35 emendamenti dei relatori. La gran parte delle modifiche apportate chiariscono o definiscono meglio tetti di spesa delle misure approvate dalla Commissione nei giorni scorsi, precisandone anche l'annualità (è il caso dei 4 milioni al Fondo vittime usura, limitato al solo 2020).
E' saltata invece la mediazione tra relatori e opposizioni che tendeva a recuperare parte della norma sugli accordi per le bioraffinazioni nel Mezzogiorno. La riformulazione basata su un tavolo istituzioni-soggetti coinvolti non è stata accolta e si è dato quindi seguito alla richiesta della Ragioneria di sopprimere totalmente il nuovo articolo a causa dell'impatto negativo sulla finanza pubblica.
Resta proroga concessioni spiagge fino al 2033
Resta la misura sulla proroga al 2033 delle concessioni balneari. La commissione Bilancio ha modificato l'emendamento escludendo solo le concessioni in prossimità di fiumi e laghi. Quindi, nonostante la contrarietà della Ragioneria, la norma per le spiagge è rimasta.
Antitrust: criticità per ricorso a voucher come strumento ristoro
L'Antitrust ha ribadito come, in linea con il quadro ordinamentale europeo, "al consumatore debba essere consentito di scegliere tra il rimborso monetario ed altre, eventuali, equivalenti modalità di compensazione, in un'ottica di contemperamento tra i diritti dei consumatori e l'esigenza di far fronte alla situazione di crisi di liquidità̀ in cui versano numerosi professionisti del settore, suggerendo pure che i voucher siano accompagnati da garanzie e da strumenti volti a renderli più appetibili e affidabili". E' quanto si legge nelle segnalazioni dell'Antitrust al Parlamento sulle criticità al dl rilancio sul ricorso al voucher come strumento di ristoro per il consumatore in luogo del diritto al rimborso monetario, per i contratti di acquisto di titoli di accesso per spettacoli di qualsiasi natura (inclusi quelli cinematografici e teatrali), biglietti di ingresso ai musei ed altri luoghi della cultura, titoli di viaggio e abbonamenti ferroviari o di trasporto pubblico locali e, infine, abbonamenti per l'accesso a palestre, piscine e impianti sportivi.
Le altre criticità segnalate dall'Antitrust
L'Antitrust ha inoltre segnalato a Parlamento e Governo:
- la deroga al controllo antitrust per operazioni di concentrazione realizzate nel contesto del sostegno pubblico a banche in liquidazione coatta amministrativa. Le modalità prescelte per garantire la tutela dei “rilevanti interessi generali dell’economia nazionale” dovrebbero essere riviste, privilegiando una soluzione che tenga conto dei requisiti di proporzionalità e che non comporti ingiustificate restrizioni della concorrenza. Si suggerisce, dunque, non solo di prevedere che le operazioni di cui si tratta debbano comunque essere notificate ma che, nel disporre la relativa autorizzazione, anche “in deroga” in virtù dei rilevanti interessi generali, l’Autorità possa prescrivere eventuali misure correttive ritenute necessarie a ristabilire le condizioni di concorrenza;
- la proroga della convenzione tra il MIT e CIN S.p.A. L’Autorità ha rilevato l’eccessiva durata della proroga del regime concessorio (concernente i collegamenti marittimi di interesse nazionale, con le isole maggiori e minori) ritenuta ingiustificata anche a seguito dell’ulteriore rallentamento delle attività propedeutiche alla procedura di affidamento causato dagli effetti della pandemia. L’Autorità auspica, dunque, che tale proroga sia ridotta al tempo minimo necessario per individuare il/i nuovo/i affidatario/i del servizio di trasporto marittimo tra la Penisola e le isole maggiori e minori, e che comunque essa non superi il 31 dicembre 2020;
- la previsione di “salvezza” di comportamenti tenuti dagli operatori postali, ai sensi dell’art. 46 comma 1, lett. a), n. 3, il quale proroga al 31 luglio 2020 (rispetto al 30 giugno) l’ambito temporale delle disposizioni relative alle modalità speciali per lo svolgimento del servizio relativo agli invii postali, connesse all’emergenza epidemiologica, ed estende l’applicazione di queste modalità anche per lo svolgimento dei servizi di notificazione a mezzo posta degli atti giudiziari e delle sanzioni amministrative. L’Autorità sottolinea il carattere ambiguo e di dubbia interpretazione della disposizione che potrebbe prestarsi ad essere utilizzata dagli operatori del mercato per giustificare sia condotte in danno del consumatore che condotte lesive della concorrenza.