Napoli
Novità nell'inchiesta sul rogo nella Città della Scienza: indagato il custode
L'ipotesi di reato è di incendio doloso aggravato dalla finalità camorristica: la criminalità avrebbe lucrato sulla ricostruzione e sugli appalti per la bonifica
C'è un indagato per il rogo avvenuto a marzo 2013 nella città della scienza a Napoli. Si tratta del custode: l'ipotesi di reato è di incendio doloso aggravato dalla finalità camorristica.
L'unico in servizio la sera dell'incendio
L'uomo è da tempo iscritto nel registro degli indagati, ma si è saputo solo oggi per sviluppi nell'inchiesta. A quanto si è appreso a oltre un anno dall'incendio, l'unica persona indagata è quindi il custode, in servizio la sera del rogo. L'inchiesta si è concentrata anche su presunte irregolarità nella gestione dei fondi: gli inquirenti hanno chiesto i documenti per il periodo 2007-2013 presso l'ufficio controllo di spesa della Regione Campania.
La camorra e gli appalti per la ricostruzione
Secondo la Procura di Napoli, la pista interna è quella più concreta anche se la camorra avrebbe lucrato sull'affare soprattutto legato alla ricostruzione e agli appalti per la bonifica. Sotto esame da parte degli inquirenti, c'è la polizza assicurativa che proprio l'ente aveva sottoscritto contro gli incendi.
L'interrogatorio
Il custode indagato è stato già interrogato e messo a confronto con un collega. Nel corso dell'interrogatorio sarebbero emerse, secondo i pm, diverse contraddizioni.