ITALIA
Processo Ruby 2
"Minetti intermediaria, Fede e Mora trovavano le ragazze"
Depositate le motivazioni delle sentenze. Secondo i giudici del Tribunale di Milano i tre erano elementi chiave nel sistema che ruotava intorno alle feste di Arcore
Milano
Nicole Minetti intermediaria presso le Olgettine, Emilio Fede burattinaio dei festini, Lele Mora "in prima fila per selezionare le ragazze". Questo il quadro delineato dalle motivazioni delle sentenze del processo "Ruby 2. I tre sono stati condannati rispettivamente a cinque e sette anni di reclusione.
Minetti intermediaria
I giudici del Tribunale di Milano scrivono che Nicole Minetti "era disponibile per Berlusconi, in virtù del rapporto di fiducia-amicizia-interesse-amore (?) che la univa a lui". Per il Tribunale, è colpevole di favoreggiamento della prostituzione perché "svolgeva un fondamentale e continuativo ruolo di intermediazione nella corresponsione di stabili erogazioni economiche alle donne che abitavano in via Olgettina, emolumenti che avevano indubbia natura di corrispettivo per l'attività di prostituzione svolta".
Fede e Mora compari che agivano "in tandem"
Nelle motivazioni delle sentenze si legge che Emilio Fede e Lele Mora sono stati compari e avrebbero agito "costantemente in tandem". I due "intrattenevano rapporti finalizzati a selezionare e procurare donne che potevano incontrare i gusti di Silvio Berlusconi e a organizzare e-o facilitare l'incontro di queste con l'ex premier". In particolare, il ruolo dell'ex direttore del Tg4 era quello di "burattinaio dell'operazione", "come risulta persino dal tenore dei colloqui dai quali traspare con tutta evidenza la deferenza di Mora nei suoi confronti".
Minetti intermediaria
I giudici del Tribunale di Milano scrivono che Nicole Minetti "era disponibile per Berlusconi, in virtù del rapporto di fiducia-amicizia-interesse-amore (?) che la univa a lui". Per il Tribunale, è colpevole di favoreggiamento della prostituzione perché "svolgeva un fondamentale e continuativo ruolo di intermediazione nella corresponsione di stabili erogazioni economiche alle donne che abitavano in via Olgettina, emolumenti che avevano indubbia natura di corrispettivo per l'attività di prostituzione svolta".
Fede e Mora compari che agivano "in tandem"
Nelle motivazioni delle sentenze si legge che Emilio Fede e Lele Mora sono stati compari e avrebbero agito "costantemente in tandem". I due "intrattenevano rapporti finalizzati a selezionare e procurare donne che potevano incontrare i gusti di Silvio Berlusconi e a organizzare e-o facilitare l'incontro di queste con l'ex premier". In particolare, il ruolo dell'ex direttore del Tg4 era quello di "burattinaio dell'operazione", "come risulta persino dal tenore dei colloqui dai quali traspare con tutta evidenza la deferenza di Mora nei suoi confronti".