POLITICA
Indagato anche l'ex ministro Matteoli
Mose, Orsoni al gip. "Non c'entro. Nemmeno un centesimo nelle mie mani"
Il primo cittadino di Venezia, agli arresti domiciliari per finanziamento illecito ai partiti, è stato ascoltato nell'aula bunker di Mestre. Galan in una nota si difende: "Sono innocente, non mi farò distruggere". Renzi: "Daspo a politici e imprenditori". Cantone: "Fare piazza pulita"
Trapela invece rabbia dalle poche righe del comunicato diffuso dall'ex governatore del Veneto e parlamentare di Forza Italia, Giancarlo Galan. "Stanno tentando di scaricare su di me nefandezze altrui" scrive. La richiesta di arresto dovrebbe arrivare all'esame della giunta per le autorizzazioni la settimana prossima.
L'avvocato di Orsoni
Per il legale di Orsoni Daniele Grasso "è giusto dare conto che l'inserimento in questo contesto della sua persona poteva essere evitato" perchè la posizione di Orsoni "non c'entra niente con tutte le altre imputazioni". Grasso ha anche aggiunto che Orsoni sarebbe "molto provato" e starebbe "soffrendo dal punto di vista istituzionale e umano" benchè sia convinto di riuscire a dimostrare la sua estraneità. "Sul ricorso al Tribunale del riesame - ha aggiunto Grasso - dobbiamo ancora decidere".
Le accuse che incastrano il sindaco
Su Orsoni gravano la ricostruzione di una serie di fatture realizzate per creare del nero da parte di aziende del Consorzio e le testimonianze delle 'voci profonde' dell'inchiesta, quei 'big' che da semplici accusati con le loro dichiarazioni sono diventati 'accusatori'. Parole messe a verbale che ritraggono il sindaco a fianco di Mazzacurati in momenti poco di istituzionali: i due, secondo gli atti, nella casa del sindaco a San Silvestro sul Canal Grande, si sarebbero incontrati otto volte tra il maggio del 2010 e il giugno 2011. Una frequentazione che "non è spiegabile solo con rapporti di tipo istituzionale" ha scritto il Gip nell'ordinanza.
A mettere sulla graticola Orsoni, oltre a Mazzacurati, anche l'ex presidente della Mantovani Giorgio Baita. Ha raccontato ai giudici che il 17 settembre del 2013 fu lui a dare 50mila euro in nero per Orsoni, "a fronte di una richiesta di 89mila euro". Ancora più "ampie", le definisce il Gip, le dichiarazioni di Mazzacurati: il 31 luglio scorso ha affermato di aver dato ad Orsoni dai 400 ai 500mila euro. Di questi solo il 10% è riconducibile a contributi formalmente deliberati della società consorziate, mentre il 90% erano fondi neri: ha detto Mazzacurati
Galan: "Sono innocente, non mi farò distruggere"
"Stanno tentando di scaricare su di me nefandezze altrui. Non mi farò distruggere per misfatti commessi da altri". L'ex governatore del Veneto Giancarlo Galan ha affidato ad una dichiarazione la propria autodifesa alla richiesta di arresto per corruzione presentata alla Camera dalla magistratura. "Non mi voglio nascondere e non voglio nascondere proprio niente: anzi esattamente il contrario - ha sottolineato Galan - Voglio fare luce su tutto. Il processo mediatico è mostruoso, leggo profili della mia persona che stento a credere anche solo immaginabili, non poter rispondere o difendermi sin da subito è umanamente molto difficile".
Tra gli indagati l'ex ministro Matteoli
Nel filone sul settore delle bonifiche ambientali è indagato anche l'ex ministro Altero Matteoli. Il nome di Matteoli girava da tempo nelle inchieste veneziane sulla nuova tangentopoli, ma il politico di centrodestra ha finora sempre smentito il proprio coinvolgimento. L'ex ministro non è tra i nomi degli arrestati ma è indagato e il fascicolo è stato inviato dalla Procura al Tribunale dei ministri. L'ipotesi è che abbia ricevuto denaro per una serie di bonifiche ambientali dei siti inquinati di Mestre. Ma lui ha sempre smentito.
Renzi: "Daspo" a politici e imprenditori
"Provo una profonda amarezza - ha detto il premier Matteo Renzi in conferenza stampa a Bruxelles - ma ho piena fiducia nel lavoro della magistratura". Il problema sono i ladri, non le regole: i politici corrotti andrebbero indagati per alto tradimento. Non è possibile che chi viene condannato per corruzione dopo 20 anni possa tornare ad occuparsi della cosa pubblica. La mia proposta è di un 'daspo' a politici e imprenditori implicati in vicende corrutive. Nelle prossime ore interverremo sugli appalti pubblici".
Cantone: "Fare piazza pulita"
Per il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, "quello che sta emergendo in questa vicenda è un sistema molto inquietante, ancora più di quello già grave venuto alla luce per Expo". E prosegue: "È innegabile che il sistema degli appalti deve essere ripensato" ma cambiare le regole non basta, occorre "discontinuità politica e culturale".