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SCIENZA

Stesse dimensioni

Nasa, scoperto Kepler-186f, il pianeta gemello della Terra. Potrebbe esserci acqua

Si trova a circa 500 anni luce dalla Terra nella costellazione del Cigno ed è il pianeta più esterno, l'unico ad orbitare nella cosiddetta ''zona abitabile'', area in cui è possibile la presenza di acqua in superficie

La terra e Kepler-186f a confronto (dal sito Nasa)
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È grande come la Terra. È Kepler-186f, il nuovo pianeta scoperto dalla Nasa. 
Si trova a circa 500 anni luce dalla Terra nella costellazione del Cigno ed è il pianeta più esterno, l'unico ad orbitare nella cosiddetta ''zona abitabile'', cioè ad una distanza dalla sua stella compatibile con la presenza di acqua in superficie. Compatibile quindi con la presenza di vita. La distanza che lo separa dalla sua stella è pari a quella che c'è tra il Sole e Mercurio.

La scoperta di Kepler-186f - spiega la Nasa - conferma che esistono pianeti delle dimensioni della Terra nella zona abitabile relativi ad altre stelle che non siano il Sole.

Si trova nel nostro stesso 'angolo' della Via Lattea ed è stato identificato dall'occhio del più celebre ''cacciatore di pianeti'' della Nasa, il telescopio spaziale Kepler.

Superficie rocciosa, può essere definito il cugino della Terra: ha infatti dimensioni molto simili ma ruota intorno ad una stella piccola e piuttosto fredda.

Una scoperta importante per la Nasa. È infatti molto diverso da tutti gli altri pianeti scoperti fino ad ora, tutti troppo vicini alla loro stella per poter avere acqua liquida in superficie e quindi sviluppare la vita. 

Per la coordinatrice della ricerca, Elisa Quintana, dell'istituto Seti e del Centro di ricerche Ames della Nasa, questo pianeta potrebbe invece ricevere dalla sua stella la ''giusta'' dose di luce e calore, ''non troppo nè troppo poco'', perchè l'acqua possa esistere allo stato liquido. 

Fino ad ora il pianeta più vicino alla Terra, per dimensioni e posizione, era un corpo celeste con una superficie del 40% superiore a quella del nostro. Pianeti più piccoli sono stati osservati ma nessuno di essi si trova in aree abitabili.
Finora i pianeti noti più simili alla Terra erano quattro, ma avevano comunque dimensioni di circa 2,5 volte rispetto a quelle della Terra. 

Dopo Kepler, è in arrivo un altro cacciatore di pianeti, questa volta europeo. Si chiama Plato e il suo lancio è previsto entro il 2014.  A bordo ci saranno ben 34 piccoli telescopi che per sei anni osserveranno l'universo, circa un milione di stelle ed i relativi pianeti che ruotano intorno ad esse. Alla missione l'Italia partecipa con l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e l'Istituto Nazionale di Astrofisica.


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