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Coronavirus

Ritorno in aula

Scuola. Bonetti: congedi straordinari e smart working per genitori in caso di contagio

La ministra per le pari opportunità e la famiglia vorrebbe introdurre nel dl ad agosto misure per i genitori che lavorano con l'introduzione di figure sanitarie all'interno delle scuole, puntando sulla parità uomo-donna "perché non devono essere solo le donne a pagare"

Elena Bonetti ministra pari opportunità e famiglia
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Riapertura delle scuole tra meno di un mese, se tutto procede per il meglio sul piano dei contagi da coronavirus. Ci sta lavorando la ministra per le Pari opportunità Elena Bonetti che in un'intervista a  start-skytg24 ribadisce le sue proposte in caso di contagi in classe. 

"Nel momento in cui un bambino è a casa in quarantena, il genitore deve essere nelle condizioni di poter stare a casa: o tramite il congedo straordinario o continuando a lavorare ma rimanendo a casa per evitare, ad esempio, che ci si affidi ai nonni". "Per quanto riguarda i congedi parentali, mi permetto di dire che dovrebbe esserci una parità uomo-donna perchè non devono essere solo le donne a pagare".
 
Nel concreto la ministra propone due strumenti che già hanno dato buoni frutti durante il lockdown "Congedi straordinari e smart working, due strumenti che ritengo efficaci, sui quali i miei uffici stanno già lavorando dal punto di vista normativo. Siamo già in contatto con il ministero del lavoro e con il ministero dell'economia congedi straordinari e il diritto dello smart working". Si tratta di "provvedimenti straordinari - ha sottolineato - che già dovrebbero essere messi in campo nel dl di agosto; stiamo ragionando su questo perchè devono essere pronti prima possibile".

Sul ritorno in classe Bonetti non ha dubbi "le scuole riapriranno: oggi si tratta di definire tutti i processi che ci attrezzino per essere pronti di fronte ad un possibile scenario di incertezza rispetto all'evoluzione dei contagi. La scuola e l'educazione sono la nostra priorità. L'impegno, senza se e senza ma, deve rendere possibile la tutela di questo diritto".

E facendo riferimento alle misure europee di sostegno al Covid come il Mes e il Recovery fund si augura che "questa sia l'occasione per investire e per implementare il personale sanitario dedicato alle scuole". In particolare, "credo fortemente - ha spiegato Bonetti - che debbano essere individuate delle figure sanitarie di riferimento per le scuole e nelle scuole che aiutino i presidi, i docenti, le famiglie nella gestione degli eventuali casi sospetti. Il che significa ad esempio, in modo molto concreto, attivare dei percorsi privilegiati per garantire agli studenti tamponi veloci e certi e non mille procedure, con famiglie che non sanno a chi rivolgersi". 

In fondo sottolinea Bonetti "Il compito della politica di oggi è mettere in campo gli strumenti atti a gestire tutti questi scenari. E' il compito della politica quello di prevedere, non inseguire la storia. La politica che risponde ai bisogni, li individua e dà delle risposte concrete" e continua "non credo che il nostro paese abbia bisogno di un governo di unità nazionale, credo che abbia bisogno di una politica che sappia rinconciliare il paese con se stesso". 

"Su questo - aggiunge -  ho lavorato: sull'assegno unico universale abbiamo avuto un voto all'unanimita', sulla doppia preferenza di genere c'è stata l'astensione delle opposizioni, quindi" c'è stato "un dialogo perchè oggi c'è bisogno di riconciliare i diritti e le posizioni e non di contrapporre spazi di lotta". 
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