Ore di ansia anche sui social
Scuola, al via il concorsone: 165mila insegnanti per 60mila cattedre. L'età media? 38,6 anni
Se l'età media dei candidati è di 38,6 anni, tra gli iscritti c'è anche chi è ormai a fine carriera. Non solo giovanissimi - freschi di abilitazione - o docenti avviati, si metteranno in gioco ben tre generazioni di insegnanti
Per una volta non sono loro a fare domande e a segnare il voto sul registro, ma si siedono dall'altra parte della cattedra e tornano "studenti". Quella di oggi è una giornata campale per decine di migliaia di insegnanti, perché se a 19 anni in palio c'era già un traguardo importante - la maturità - ora ci sono 63.712 cattedre, il sogno di una vita.
Ha preso il via oggi, infatti, il concorso per docenti previsto dalla "Buona scuola". Si è cominciato stamattina con storia dell'arte, laboratori di liuteria e scienze agrarie. E se l'età media dei candidati è di 38,6 anni, tra gli iscritti c'è anche chi è ormai a fine carriera. Non solo giovanissimi - freschi di abilitazione - o docenti avviati, da oggi si mettono in gioco ben tre generazioni di insegnanti, dai nati alla fine degli anni Cinquanta a quelli degli anni Ottanta, unite dallo stesso sogno, la stabilizzazione nel mondo della scuola.
Giannini a Rainews: "L'abilitazione non è un concorso. Si torna alla Costituzione"
"Sono prove innovative che tengono conto che gli aspiranti docenti che fanno questo concorso, a partire da oggi sono tutti abilitati. Quindi abbiamo già avuto modo di verificare le loro competenze, la loro conoscenza delle materie su cui si presentano. Quello che ci interessa è verificare come sanno insegnare, quindi sia nell'orale sia nello scritto sarà prevalente la metodologia, la volontà di vedere se saranno dei buoni insegnanti".
"L'abilitazione e' un titolo fondamentale. Non e' un caso che il concorso lo abbiamo aperto agli insegnanti che avevano gia' preso questa 'patente' per l'insegnamento. Tuttavia l'abilitazione non e' il concorso. La cattedra si ottiene attraverso una selezione pubblica come previsto dalla Costituzione". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, a Rainews 24. "Che la cosa si sia potuta confondere- ha aggiunto il ministro- a causa di una storia recente in cui i concorsi erano bloccati e l'abilitazione era una sorta di pass per il precariato fa riflettere. Ma ci si abitua anche alle anomalie, e alle regole che non sono costituzionali. Ma quando queste vengono ripristinate credo che si debba semplicemente dire finalmente". (VIDEO).
L'ansia e l'attesa corrono sul web
Il ripasso dei prof - sulla scia di quanto già fanno i loro studenti - in queste ore ha corso sul web, in particolare sui social network. Diversi i gruppi di studio (e supporto) che si sono creati su Facebook. C'è chi chiede ai colleghi chiarimenti tecnici (sulle procedure del concorso o sui permessi/ferie da chiedere alla scuola per potersi assentare), chi delucidazioni sui contenuti ("chi parla di egocentrismo nella scuola dell'infanzia? mi sfugge al momento...", scrive Paola in un post), chi condivide appunti o chiede consigli per svolgere una traccia. Adriana, come diversi altri, è presa dallo sconforto e si sfoga con i colleghi: "Dopo 2 mesi di studio, provo a svolgere qualche quesito e... non mi ricordo un fico secco!! Ci ho messo 2 ore per 2 risposte: povera me". Antonella ammette che dopo tanto studio ora "non mi entra più niente", ma "cmq vada io sono serena, ce l'ho messa tutta, più di questo non potevo fare". E parte l'sos collettivo: chi domani affronterà la prova per primo, può per favore condividere con gli altri i contenuti dei quesiti? "Io farò la prova il 28, appena torno vi darò qualche notizia", risponde Laura.
C'è chi protesta contro il #concorsotruffa
A fronte di chi sfrutta le ultime ore a disposizione per migliorare la propria preparazione, c'è chi invece chiede ai colleghi di unirsi nella protesta contro il #concorsotruffa. Sempre dalle pagine dedicate sui social viene lanciata una proposta "fatta di silenzio, di semplice, totale assenza dalle aule del concorso" così "daremo un colpo mortale a questo governo". Marco sulla pagina Fb "Azione precari #noconcorso" invita anche a seguire l'esempio di "500 operai che oggi hanno bloccato il casello autostradale di Genova": si faccia la medesima cosa ciascuno nella propria città.
Tuttavia, la macchina del concorsone è partita. E ai precari internauti non resta che incrociare le dita e augurarsi fortuna a vicenda. Anche con un po' di humor. Come quello di Alessandro iscritto alla pagina Fb Concorso docenti, gruppo di studio OrizzonteScuola: "AAA Cercasi raccomandazioni per il concorso. Max serietà. No perditempo".