Question time alla Camera
Azzolina: "Il diritto alla salute e il diritto all'istruzione non sono contrapposti"
"Lavoro per scongiurare chiusure unilaterali, in alcuni casi hanno creato disorientamento e sconforto". Azzolina chiede alle Regioni dati scientifici sulle chiusure
"Questo Esecutivo si muove dalla solida convinzione che il diritto alla salute e il diritto all'istruzione delle nostre studentesse e dei nostri studenti non siano in contrapposizione. Le decisioni che abbiamo preso, in questi mesi, vanno tutte in questa direttrice". Lo ha detto in question time la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina. "Non si è investito, impiegando 325 milioni di euro, solo negli arredi che rimarranno alla scuola italiana come patrimonio, arricchendola. Nel complesso, solo per l'avvio dell'anno scolastico sono stati stanziati più di 3 miliardi", ha proseguito.
"Nell'affrontare la crisi, si è velocizzata la capacità di spesa sull'innovazione, proprio partendo dall'esigenza di potenziare gli strumenti di connessione ad internet e di apprendimento a distanza, con particolare riguardo alla banda ultra-larga, per non lasciare nessuno indietro", ha proseguito la titolare del Miur. "Abbiamo definito - in sede di Comitato per la banda ultra-larga - uno specifico "Piano Scuola", per oltre 400 milioni di euro, per potenziare la connettività delle scuole,sostenere i costi strutturali e fare fronte ai costi di connettività per 5 anni, portando in 35.470 plessi scolastici una capacità di 1 GB al secondo. Ci stiamo impegnando duramente per recuperare in poco tempo il terreno perduto nel corso degli anni. Anni di tagli, riferiti a stagioni che la scuola italiana ha fretta di dimenticare, perché rappresentano una ferita troppo grande per la comunità scolastica. Con il decreto-legge n.137/2020, all'articolo 21, sono stati stanziati ulteriori 85 milioni di euro per il 2020 che serviranno agli istituti scolastici per acquistare dispositivi digitali e strumenti perle connessioni da fornire in comodato d'uso agli studenti meno abbienti. Ho già firmato il decreto di riparto e le risorse sono già nella disponibilità delle scuole per essere utilizzate in base alle loro esigenze. Analogo stanziamento di 85 milioni -disposto dal "decreto Cura Italia" - è stato utilizzato, lo scorso anno scolastico, dalle 8.223 istituzioni scolastiche per acquistare 211.469 dispositivi digitali e per fornire connettività a 117.727 studenti che ne risultavano privi. A queste risorse vanno aggiunti gli investimenti dei fondi strutturali, oltre 89 milioni per l'acquisto di dispositivi e strumenti digitali e 147 milioni per supporti e kit didattici,grazie ai quali le scuole hanno potuto acquistare nell'insieme finora oltre 430 mila dispositivi digitali. "Posso assicurare -ha concluso la ministra - che, stiamo investendo risorse e lavorando non solo per l'oggi ma anche per il futuro, per una scuola nuova: aperta, coesa, solidale e innovativa e soprattutto inclusiva".
Il 92.58% dei prof ha avuto formazione digitale
"Ritengo che la didattica digitale rappresenti oggi un'occasione e una sfida per ripensare la scuola del futuro. In tal senso, le risorse investite per la didattica digitale integrata - a valere sul Piano nazionale scuola digitale e sulle risorse PON - ammontano a 413,9 milioni con cui sono stati finanziati 34.183 progetti autorizzati" ha poi detto Azzolina. "L'utilizzo di metodologie didattiche innovative non può prescindere da un'adeguata formazione dei docenti e del personale scolastico rispetto alle nuove tecnologie, anche per capitalizzare e potenziare le esperienze e le competenze maturate in occasione della sospensione della didattica in presenza. Con i provvedimenti varati nei mesi precedenti il Governo ha stanziato apposite risorse dedicate proprio alla formazione del personale scolastico sulla didattica digitale integrata, coinvolgendo oltre 572 mila docenti. Più dei 2/3 del totale", ha proseguito il ministro. "Abbiamo, inoltre, promosso il programma "Formare al Futuro",curato dai Future Labs, scuole polo per la formazione sul digitale, che ha consentito di formare on line, nei due mesi estivi, oltre 8.000 docenti attraverso 97 iniziative formative.E tale programma sta proseguendo con molti altri corsi. Entro l'anno sarà attiva la nuova piattaforma dedicata alle lezioni. Non bisogna sottovalutare neppure l'importante lavoro svolto dalle équipe formative territoriali. Docenti che svolgono nei territori una funzione di supporto e di accompagnamento alle scuole nella didattica digitale integrata. Infatti, sulla base delle rilevazioni effettuate dal Ministero, il 92,58% dei docenti è stato formato proprio dagli animatori digitali e dal team per l'innovazione nella propria istituzione scolastica e il 21,1% grazie alle attività svolte sui territori dalle équipe formative. Analoghi segnali positivi si evincono dall'uso della piattaforma nazionale Sofia e dall'esame delle scelte di acquisto realizzate dai docenti con la loro Card. In questi mesi abbiamo affrontato l'emergenza sanitaria cercando di trarne delle opportunità: l'accelerazione degli investimenti su innovazione e formazione sul digitale ne sono una dimostrazione".
Lavoro per scongiurare chiusure unilaterali
"Il mio operato è quotidianamente volto a scongiurare il ricorso a soluzioni unilaterali, che in molti casi rischiano di accentuare la dispersione scolastica e le forme di disuguaglianza e di divario che, invece, è nostro precipuo dovere contrastare. In alcuni dei casi abbiamo dovuto assistere al disorientamento e allo sconforto manifestati dalle famiglie, dalle forze sociali, dai dirigenti scolastici e dal personale tutto, con riferimento alle disposizioni contenute in alcune ordinanze regionali" ha continuato il ministro dell'Istruzione. "Mi auguro, rinnovando l'appello formulato dalle più alte cariche istituzionali del nostro Paese, che le istituzioni collaborino, con senso della misura e grande responsabilità".
Azzolina chiede alle Regioni dati scientifici sulle chiusure
Sempre nel corso del question time, il ministro dell'Istruzione ha chiesto alle Regioni e agli Enti locali, che hanno adottato "decisioni unilaterali" sulle chiusure scolastiche, "di programmare a stretto giro la ripresa delle attività in presenza".
"A questo scopo - ha reso noto Azzolina - ho invitato a condividere con il ministero dell'Istruzione i dati scientifici che hanno motivato le loro decisioni, a far conoscere gli interventi compiuti da parte delle autorità sanitarie locali competenti per un'adeguata organizzazione complessiva del nuovo anno scolastico, a rappresentare anche quali iniziative siano state poste in essere e saranno attivate per garantire modalità efficienti di organizzazione del trasporto locale, secondo una programmazione sollecita e ben definita, viste anche le correlate risorse stanziate dal Governo".