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ITALIA

La protesta proclamata da Unicobas

Scuola, sciopero contro la riforma Renzi

A partire dalle 9 manifestazione davanti al ministero dell'Istruzione a Roma. A incrociare le braccia insegnanti e personale ATA che contestano all'esecutivo di aver messo a punto una riforma che penalizza in particolare i precari

Protesta dei precari della scuola (Ansa)
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Roma Sciopero generale della scuola con una manifestazione che inizierà alle 9 davanti alla sede del ministero dell'Istruzione a Roma. A incrociare le braccia insegnanti e personale ATA. Nell’occhio del ciclone la riforma che vorrebbe varare il governo Renzi. A scioperare, nello specifico, gli iscritti ai Unicobas, che nello specifico contestano al premier di aver messo a punto una riforma iniqua che penalizza in particolare i precari, ossia il personale a tempo determinato in attesa di stabilizzazione. Per i sindacati con questa riforma il Governo vuol avvantaggiare in realtà l’assunzione diretta di docenti e Ata da parte dei dirigenti scolastici, come nelle scuole private. 

Secondo il sindacato Unicobas, il piano Renzi prevede la "scomparsa della titolarità di istituto, perché crea il 'limbo' di una 'rete' di scuole alla quale assegnare i docenti come 'tappabuchi'. Gli insegnanti andrebbero alla ricerca di "crediti" (come supplenze e altre ore di aggiornamento professionale), da aggiungere al loro 'portfolio'. "La buona scuola di Renzi-Giannini non garantirà più scatti in base all'anzianità dei professori, ma solo 60 euro in più ogni tre anni. Privati d'ogni genere entrerebbero nei consigli d'istituto e il consiglio dei docenti, divenuto consultivo, discuterebbe solo di programmazioni. Matteo Renzi - prosegue la nota - sostiene di abolire la "supplentite" ma l'Unicobas è contrario: bisognerebbe creare un organico funzionale in grado di assegnare ad ogni scuola sostituzioni e arricchimento dell'offerta formativa, anziché una semplice copertura del turn over come prevede il premier". Il sindacato sottolinea inoltre che le "assunzioni sarebbero meno del dovuto e che tutti gli insegnanti diventeranno 'precari' a causa dell'aumento delle ore di docenza e per coprire supplenze. A eccezione dei 28 mila precari che sono stati già regolarizzati dal governo, gli altri 129 mila indicati da Renzi si troverebbero con una promessa ma senza coperture economiche". Il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, intanto ha fatto sapere che i punti di critica di questo sciopero verranno affrontati e discussi per trovare una soluzione.
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