Coronavirus
Si torna in classe
A scuola senza mascherine: è polemica su "emarginazione" dei non vaccinati
Il ministero ribadisce che la possibilità è prevista dal decreto approvato il 6 agosto. Il 92,1% del personale ha fatto almeno la prima dose, ma resta un 8% che non si è vaccinato
Il nuovo fronte è nato dalle dichiarazioni dei ministri Patrizio Bianchi e Roberto Speranza, che ieri in conferenza stampa hanno ricordato come nelle classi in cui tutti siano vaccinati, gli studenti possano abbassare la mascherina al banco, in situazione statica. Una condizione che per una parte della politica può creare discriminazioni nei confronti dei ragazzi non vaccinati.
La possibilità di togliere la mascherina nelle classi in cui tutti abbiano completato l'immunizzazione, in realtà, è già prevista dal decreto legge del 6 agosto, varato dal governo con le misure urgenti per l'avvio del nuovo anno scolastico. Fonti vicine a viale Trastevere fanno sapere che, insieme al Ministero della Salute, tenuto conto anche degli aspetti legati alla privacy, si sta ora lavorando per l'attuazione di questa novità che "non vuole assolutamente creare discriminazioni, quanto piuttosto consentire un progressivo ritorno alla normalità all'interno delle aule in corrispondenza dell'avanzamento del piano vaccinale".
Servirà dunque l'emanazione di linee guida che devono ancora essere scritte, quindi nuovi confronti con parti sociali, con il Garante della privacy, con le autorità sanitarie.
"Il percorso si inizia, ma non è immediato: va per bene definito il procedimento", spiega Barbara Floridia, sottosegretaria all'Istruzione.
Mentre le 8.500 scuole italiane mettono a punto il piano in vista del rientro (le prime saranno, già lunedì, quelle di Bolzano), numerosi sono i dubbi che vengono sollevati dagli addetti ai lavori. E se il test sul Green pass sembra essere stato superato a pieni voti - seppur con qualche docente irriducibile rimandato a casa - ora a impensierire i dirigenti scolastici sono anche gli annunci sulle mascherine.
"Nelle aule ci sarà sempre qualcuno di non vaccinato - ribatte il presidente dell'Anp (l'Associazione Nazionale Presidi) - E questo creerà una situazione di disagio, con il rischio di emarginazione da parte dei ragazzi che vorrebbero levare la mascherina. Si pensi, per esempio, se in una classe di 25 studenti c'è solo uno senza vaccino, come si sentirà questo ragazzo?". E poi ci sarebbe da superare anche l'ostacolo dell'impossibilità da parte della scuola di chiedere informazioni sullo stato di salute degli alunni. Il presidente dell'Anp, Antonello Giannelli, condivide l'intento del ministro di tornare in classe senza mascherina, "è l'obiettivo che unisce il mondo della scuola - assicura - salvaguardando la privacy degli studenti ed evitando ogni discriminazione".
Per raggiungere lo scopo, Giannelli pensa a una "super app, simile a quella che il Ministero sta preparando per il personale, che segnali le classi 'allvax', nelle quali sarà quindi possibile abbassare le mascherine. Non è una cosa che si potrà fare in tempi brevi ma è giusto iniziare a pensarci", afferma.
I sindacati, intanto, chiedono a governo e ministero dell'Istruzione un tavolo urgente sui dipendenti delle imprese in appalto, a partire da quelle che gestiscono servizio di mensa all'interno delle scuole di ogni ordine e grado. Vogliono "norme dedicate, adeguate e chiare, valevoli per l'intero territorio nazionale, nonché modalità operative precise nelle responsabilità, compiti e strumenti".
Anche il personale amministrativo della scuola chiede un confronto per affrontare "alcune problematiche riguardanti l'avvio dell'anno e altre di prospettiva del sistema istruzione, mai discusse adeguatamente in precedenza", lamenta Giorgio Germani, presidente dell'Anquap, l'Associazione Nazionale Quadri Amministrazioni Pubbliche.
Gli amministrativi domandano di rivedere gli organici, il reclutamento, la carriera, lo stato giuridico e il trattamento economico dei Dsga e di tutto il personale Ata. "A breve si aprirà la trattativa per il rinnovo contrattuale del triennio 2019/21, è fondamentale - insiste Germani - dimostrare un adeguato riconoscimento a tutto il personale amministrativo".