POLITICA
Anche il Senato ha detto sì
Terra dei fuochi, via libera alla legge per il risanamento. Letta: dopo decenni risposta al dramma
Dopo l'ok della Camera, arriva il sì definitivo alla conversione in legge del decreto da Palazzo Madama. Il provvedimento contiene anche misure per l'Ilva di Taranto
Decretolegge #terradeifuochi è stato oggi convertito in legge.Dopo decenni è la prima risposta a quel dramma.Impegno ora ad applicarlo bene.
— Enrico Letta (@EnricoLetta) 5 Febbraio 2014
ll decreto per il risanamento della Terra dei Fuochi - la zona campana in cui sono stati sotterrati rifiuti tossici - e per l'area industriale dell'Ilva di Taranto è legge. Il provvedimento è stato approvato in via definitiva al Senato con 174 sì, 58 no e 12 astenuti. Il Movimento 5 Stelle e la Lega nord hanno votato no. Sel si è astenuta. A favore, gli altri gruppi.
Ecco cosa prevede la legge.
Terra dei fuochi
Per la Terra dei fuochi il punto nodale è la bonifica dell'area compresa tra le province di Napoli e Caserta, interessata dal fenomeno dei roghi di rifiuti tossici. Prevista anche l'istituzione di un Comitato interministeriale per 'determinare gli indirizzi per l'individuazione o il potenziamento di azioni e interventi di prevenzione del danno ambientale e dell'illecito ambientale, monitoraggio, anche di radiazioni nucleari, tutela e bonifica nei terreni della Regione Campania', presieduto dal presidente del Consiglio e dai ministri a cui partecipa anche il governatore della Regione Campania. Ad esso si accompagna la creazione di una commissione, di cui è membro anche l'incaricato del governo, per il contrasto del fenomeno dei roghi di rifiuti per coordinare un programma straordinario e urgente di interventi finalizzati alla tutela della salute, alla sicurezza, alla bonifica dei siti nonché alla rivitalizzazione economica dei territori.
Ilva di Taranto
Per l'Ilva, il decreto affronta sia il risanamento ambientale che le misure per la protezione della popolazione di Taranto e Statte esposta alle emissioni dell'impianto siderurgico. Per il risanamento, il decreto autorizza il commissario Enrico Bondi ad aumentare il capitale della società chiedendo alla proprietà dei Riva di intervenire e non escludendo l'apporto di altri investitori, oppure l'uso dei soldi sequestrati ai Riva per reati valutari e fiscali qualora gli industriali dell'acciaio non sottoscrivessero l'aumento di capitale. In caso, inoltre, 'di proscioglimento' da tali reati, le somme 'per la parte in cui sono impiegate per l'attuazione dell'autorizzazione integrata ambientale e delle altre misure previste nel piano delle misure' e 'salvo conguaglio per la parte eccedente, non sono comunque ripetibili'. Novità è che 'tutti gli interventi e le operazioni previste devono essere documentate e facilmente rintracciabili nel sito istituzionale del ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare'.