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POLITICA

I contributi possono essere presentati online

Ancora un mese di tempo per la Carta dei diritti di internet

Slitta di un mese il periodo stabilito per i contributo alla stesuta della Magna carta di internet. C'è tempo fino al 31 marzo per organizzare incontri, sollecitare contributi, ricevere proposte. L'invito della presidente della Camera Laura Boldrini perché tutti gli interessati commentino la bozza.

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Roma La consultazione pubblica sulla bozza della Dichiarazione dei diritti in Internet elaborata dalla Commissione di studio istituita presso la Camera dei deputati e già resa pubblica il 13 ottobre 2014, è stata estesa fino al 31 marzo 2015. Alla presidente Boldrini, infatti, è risultato sempre più evidente - informa una nota della Camera - il valore della consultazione e delle audizioni, che continueranno anche nel mese di marzo (il 9 marzo, tra gli altri, il governo; il 26 marzo seduta telematica congiunta con Commissione Francese).

Proroga al 31 marzo
C'e' quindi ancora oltre un mese di tempo per organizzare incontri, sollecitare contributi, ricevere proposte.  La Dichiarazione - prosegue la nota della Camera - è un contributo al pubblico dibattito che intende indicare una direzione per possibili sviluppi normativi a tutti i livelli, da quello legislativo nazionale ai trattati internazionali. La consultazione invita tutti gli interessati a commentare gli articoli e i paragrafi della bozza.

Pari visibilità
In base a un metodo matematico ogni articolo ha pari visibilità, la visualizzazione quindi non è in ordine crescente. E' anche possibile inviare ulteriori tipi di contributi liberi riguardanti la Dichiarazione nel suo complesso. In tal senso, a titolo esemplificativo, è possibile proporre nuovi articoli (per esempio su diritto d'autore e pubblico dominio), la fusione o la soppressione di articoli esistenti, la suddivisione di un articolo in più articoli, eccetera. Si raccomanda di motivare sempre le proprie proposte.    

Dopo la consultazione, tutti i contributi pervenuti verranno valutati dalla Commissione di studio che poi pubblicherà un documento di sintesi. A seguire, la Commissione formulerà il testo definitivo della Dichiarazione dei diritti in Internet. 
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