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Coronavirus

Studio Aifa-Iss: plasma dei soggetti guariti da coronavirus non riduce rischi

Ulteriori studi sul trattamento terapeutico nei pazienti con forme lievi

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Il plasma dei guariti da Covid19 non riduce il rischio di un peggioramento respiratorio o morte nei primi trenta giorni.

È quanto emerge dall'analisi dei dati dello studio clinico randomizzato e controllato denominato Tsunami, promosso da Iss e Aifa e coordinato da Iss, sul ruolo terapeutico del plasma convalescente nei pazienti che hanno sviluppato la malattia.

L'analisi dei differenti sottogruppi ha confermato l'assenza di differenze significative tra i due trattamenti, proseguono Aifa e Iss. Solo nel caso dei pazienti con una compromissione respiratoria meno grave (rapporto PaO2/FiO2 maggior o uguale a 300 all'arruolamento) è emerso un segnale a favore del plasma, che non ha però raggiunto la significatività statistica.

"Questo - indicano gli autori - potrebbe suggerire l'opportunità di studiare ulteriormente il potenziale ruolo terapeutico del plasma nei soggetti con Covid lieve-moderato e nelle primissime fasi della malattia".

Il trattamento è risultato complessivamente ben tollerato, anche se gli eventi avversi sono risultati più frequenti nel gruppo che ha ricevuto il plasma, continua la nota. I risultati dello studio Tsunami sono ritenuti "in linea con quelli della letteratura internazionale, prevalentemente negativa, fatta eccezione per casistiche di pazienti trattati molto precocemente con plasma ad alto titolo".

Lo studio Tsunami, che ha coinvolto una rete di centri trasfusionali, laboratori di virologia e centri clinici a livello nazionale, rappresenta secondo i promotori "un modello virtuoso di piattaforma di ricerca che conferma la capacità del nostro Paese di produrre evidenze scientifiche di alto livello, anche in situazioni emergenziali come quelle che connotano un periodo pandemico. Queste evidenze sono indispensabili per migliorare la qualità dell'assistenza clinica ai malati".
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