Coronavirus
Tamponi, esposto Codacons a pm Roma e Napoli: "12 ore in fila tortura inaccettabile"
Da nord a sud Italia il sistema appare in grave sofferenza: ore in coda ai drive-in con stress e tempo perso; attese fino a 6 giorni per avere il risultato dei test con conseguente obbligo per i sottoposti al tampone di restare chiusi in isolamento; centralini telefonici in tilt; regole che cambiano con frequenza; informazioni non sempre chiare su dove andare e cosa fare. Tra le regioni più in difficoltà ci sono Lazio e Campania, con file fuori dalle strutture che arrivano anche a 10-12 ore.
A fronte di tale situazione inaccettabile che rappresenta un danno se non addirittura una forma di tortura per i cittadini, con pericoli sul fronte dell'ordine pubblico e su quello igienico (si pensi all'utilizzo del bagni pubblici in prossimità dei drive-in) il Codacons presenta oggi un esposto alle Procure di Roma e Napoli in cui si chiede "di accertare se possa essersi registrata, in concomitanza con l'impennata di casi Covid e con la corsa al tampone, una palese inefficienza a 360 gradi della P.A. comprese le responsabilità delle Regioni coinvolte, per non essere state in grado di organizzare in modo efficiente l'intero sistema in modo tale da garantire nel rispetto dell'Ordine pubblico e del rispetto delle regole anti-assembramento, l'espletamento delle procedure e soprattutto per non avere approntato e validato i tamponi rapidi o garantendo il risultato entro le 24 ore invece di 5-6 giorni attuali".