ITALIA
Audizione in commissione Trasporti alla Camera
Tav, Ponti: Analisi costi-benefici strumento non perfetto, ma è il migliore
Poi aggiunge: "E' manipolabile? si certo, ad esempio sui parametri di ingresso. Ma altri metodi sono molto più manipolabili e infatti non sono usati".
"Questo progetto ha sofferto di un carico ideologico molto elevato in questi mesi" ha detto il professore
Prima dell'inizio dell'audizione alla Commissione Trasporti della Camera i commissari di opposizione di Forza Italia e Pd hanno chiesto la pubblicazione del testo "critico" redatto dal professor Pierluigi Coppola e la sua audizione in Commissione. Coppola, membro della struttura di missione Infrastrutture del Mit ai tempi del ministro Pd Graziano Delrio, è stato confermato da Danilo Toninelli, ma ha criticato alcuni aspetti del metodo utilizzato dal gruppo di Marco Ponti, a partire dai minori incassi sulle accise dei carburanti come costo, e alla fine non ha firmato la relazione del gruppo Ponti, consegnando al Ministro una nota critica, non pubblicata dal Mit.
"Va sottolineata la completa continuità con quanto fatto con il ministro precedente – ha proseguito Ponti - Questa continuità è anche sul metodo perché le linee guida si basano sull'analisi costi benefici. Occorre scegliere tra gli investimenti pubblici e questo è difficilmente contestabile, ci sono sul tavolo 132 miliardi di euro di investimenti pubblici e credo che sia chiaro a tutti che bisogna determinare le priorita' e scegliere e tocca alla politica".
"Si è molto parlato della neutralità di questo gruppo di lavoro, perché dicono che molti si sono già espressi contro la Tav. Il motivo per cui ci siamo espressi? E' come quando un medico vede un quadro clinico di un paziente che viene con radiografie e lo vede come molto ammalato, quel medico deve dire che è molto ammalato". "Io non credo che ci stato alcun atteggiamento ideologico da parte della Commissione. Possiamo discutere di conti oggi, i conti secondo noi migliorano il dibattito anche se non risolvono tutti i problemi", ha aggiunto.
Chiamparino: pronto a indire consultazione popolare
Le elezioni regionali del 26 maggio diranno chi vuole mettere il Piemonte in un cul-de-sac e chi no": lo afferma il governatore Sergio Chiamparino, candidato del centrosinistra alle regionali di primavera per il secondo mandato. "Io sono pronto, in caso di stop alla Torino-Lione, a chiedere al Consiglio regionale di indire una consultazione popolare -ribadisce - in ogni caso già le elezioni del 26 maggio diranno chi è a favore dello sviluppo del Piemonte e chi no".