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ITALIA

In 14mila sono bloccati in Grecia

Migliaia di migranti guadano il fiume e vengono fermati in Macedonia. Tre muoiono annegati

Le immagini trasmesse dalle tv internazionali mostrano la disperazione di centinaia di migranti che attraversano le gelide acque del fiume Suva Reka. Tre afgani sono annegati e oltre 50 giornalisti europei sono stati arrestati dalla polizia macedone. Erano al seguito dei migranti per documentare la loro odissea

Migranti tentano di attraversare fiume Suva Reka, al confine tra Grecia e Macedonia (Ansa)
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Il dramma dei migranti continua inesorabilmente a mietere vittime, anche sulla terraferma. ​Tre profughi afgani della rotta balcanica, due uomini e una donna, sono morti annegati nel tentativo di attraversare a nuoto il fiume Suva Reka, in territorio macedone al confine con la Grecia. Altre decine, anch'essi impegnati nell'attraversare il corso d'acqua, sono stati tratti in salvo e condotti nel centro di accoglienza di Vinojug.

Le immagini trasmesse dalle tv internazionali mostrano la forza della disperazione di centinaia di migranti che attraversano con grande difficoltà le gelide acque del fiume Suva Reka, al confine fra Grecia e Macedonia, nel tentativo di aggirare il blocco della frontiera a Idomeni ed entrare in Macedonia per proseguire il loro viaggio lungo la rotta balcanica. Famiglie intere entrano con circospezione nelle acque del fiume in piena, tenendo in tanti i bambini sulle spalle e trasportando a fatica il bagaglio. 

I migranti avevano lasciato il campo di accoglienza greco di Idomeni, al confine con la Macedonia, e si erano diretti a piedi verso un punto in cui si trova una breccia nella barriera di divisione tra i due Paesi. Dopo aver rischiato la vita ed essere riusciti ad oltrepassare il fiume Suva Reka, centinaia di loro sono stati bloccati dall'esercito macedone.

Insieme alle centinaia di migranti che hanno tentato disperatamente di muoversi dal campo profughi di Idomeni c'erano decine di reporter che con le loro macchine fotografiche stavano cercando di documentare l'odissea di uomini donne e bambini che cercano di raggiungere, a qualunque costo, l'Europa. E oltre 50 giornalisti, di cui almeno 3 italiani, sono stati fermati dalla polizia macedone alla frontiera con la Grecia, per aver attraversato illegalmente il confine assieme a centinaia di migranti. Lo ha confermato  un portavoce del ministero dell'Interno macedone, Toni Angelovski. Una volta che avranno superato i controlli d'identità e pagato una multa di circa 250 euro al commissariato di Gevgelija saranno portati al passo di frontiera di Bogoridica. Angelovski ha spiegato che "nel gruppo di persone che abbiamo fermato oggi, più di 50 hanno dichiarato di essere giornalisti. La polizia sta verificando le identità, perché alcuni potrebbero aver tentato di farsi passare per reporter per migliorare la propria situazione".


Più di duemila persone hanno attraversato la frontiera sfidando le piogge torrenziali. 

Sono oltre 14.000 le persone rimaste bloccate in Grecia, al confine con la Macedonia, ormai da una settimana, cioè da quando sono state chiuse tutte le frontiere della rotta balcanica. Prima, infatti, venivano fatti passare solo i profughi provenienti da zone di guerra di Siria e Iraq, autorizzazione che invece era negata agli afgani.

Nel pomeriggio, la polizia doganale serba ha scoperto 33 migranti illegali nascosti in un treno merci a Presevo, alla frontiera meridionale con la Macedonia. I media a Belgrado hanno detto che si tratta di cittadini siriani, afghani e libici di età compresa tra i 18 e i 26 anni. C'è solo una donna e al momento del fermo, tutti, si sono dichiarati cittadini afghani. 

Intanto i 28 paesi europei ancora non hanno concordato una linea comune per affrontare questa emergenza umanitaria che, lungo la rotta dei balcani, spinge disperatamente verso il vecchio continente.


In un 'non paper', cioè un documento non ufficiale, fatto circolare alla riunione degli ambasciatori dei 28 di domenica, in cerca di un accordo tra Ue e Turchia, in vista del vertice di giovedì e venerdì, si legge che i rimpatri verso la Turchia saranno una "misura temporanea e straordinaria". I migranti in arrivo "sulle isole greche saranno registrati e le richieste di asilo saranno trattate dalle autorità greche. I migranti che non richiedono asilo o la cui richiesta sarà dichiarata inammissibile" saranno rinviati in Turchia.

 
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