Coronavirus
Coronavirus,l'asso nella manica di Trump. Fauci: vaccino a ottobre
"Otterremo la vittoria sul virus sguinzagliando il genio scientifico americano", ha dichiarato trionfalmente il capo della Casa Bianca, dopo l'annuncio dell'americana Moderna sull'avvio della fase finale dei test, seguito a stretto giro di boa da quello di Pfizer
Che il 'commander in chief' puntasse al colpo grosso contro il Covid-19 non è un segreto. La novità è l'apertura sul vaccino disponibile tra ottobre e novembre del massimo esperto in materia: l'immunologo a capo del National Institute of Allergy and Infectious Diseases. "Non posso garantire il successo - puntualizza Fauci - per questo si fanno i test clinici. Ma le premesse sono buone".
Attualmente sono circa 25 i vaccini nella clinica, quella dei test sull'uomo, secondo i dati dell'Organizzazione mondiale della sanità mentre le infezioni negli States sono oltre 4,2 milioni e i morti quasi 150 mila. In gara ci sono pure i cinesi, la corsa alle armi contro il coronavirus è una questione di supremazia geopolitica. Morgan Stanley stima che il vaccino potrebbe garantire a chi lo scopre per primo fino a 30 miliardi di entrate all'anno nella fase iniziale di immunizzazione. In America "abbiamo fatto incredibili progressi", dichiara Trump, volato ieri nella sede della Fujifilm Diosynth Biotechnologies a Morrisville, nella Carolina del Nord, poche ore dopo la notizia della positività di uno dei suoi più stretti collaboratori, l'advisor per la sicurezza nazionale Robert ÒBrien. Il luogo della visita non è stato scelta a caso: la società biotech del North Carolina si è aggiudicata un contratto finanziato dalla Casa Bianca per sviluppare il vaccino sperimentale di Novavax, con l'obiettivo di portare sul mercato 300 milioni di dosi entro gennaio del prossimo anno.