Le modifiche decise dal Pd con l'ok del M5S
Unioni civili, ecco come cambierà il testo
Sulla discussa stepchild (l'adozione del figlio del partner in una coppia gay) si precisa che non c'è alcun "automatismo". E si richiama la procedura per cui sarà in "modo esclusivo" il giudice dei minori a valutare se sono preminenti i vantaggi per il bambino
Nessuna equiparazione con il matrimonio; impossibilità di mantenere il cognome acquisito nel caso di rottura dell'unione o morte del partner. Sono alcune delle modifiche introdotte al disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili, "autorizzate" dal vertice dei democratici e concordate con il M5S. In tutto dodici gli emendamenti studiati per evitare che la legge non veda mai la luce. Il testo rivisto e corretto introduce anche delle novità in materia di divorzio e sostegno al partner in difficoltà economiche. Nel primo caso potrà essere immediato in assenza di prole. Nel secondo, l'obbligo di sostegno diventa obbligatorio.
Sulla discussa stepchild (l'adozione del figlio del partner in una coppia gay) si precisa che non c'è alcun "automatismo". E si richiama la procedura per cui sarà in "modo esclusivo" il giudice dei minori a valutare se sono preminenti i vantaggi per il bambino. Non ci sono invece riferimenti al divieto di utero in affitto, se non in un ordine del giorno. Un emendamento alla legge presentato dall'area cattolica del Pd riguarda "l'estensione della punibilità delle pratiche di maternità surrogata se realizzate all'estero da cittadini italiani". Secondo l'emendamento, si ha l'obbligo di dichiarare e documentare l'esclusione di tale pratica.
La legge sulle unioni civili, ha ribadito il premier Renzi, «non è più rinviabile». Ed ha aggiunto: "E’ necessario un passo in avanti. Ci sono state discussioni accese ma molto belle, ora credo che si debba chiudere la questione, sui temi etici noi lasciamo la libertà di coscienza ma sappiamo che si deve votare e che ciascuno di noi deve prendersi le proprie responsabilità".