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Coronavirus

Vaccini. Kluge: "In Europa solo 8,8% ha ricevuto prima dose"

La sfida è equo accesso ai vaccini. Oms: "è controproducente dal punto di vista economico ed epidemiologico"

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 #VaccinEquity" è questa la sfida lanciata dall’Oms. "Continuiamo a lottare per un equo accesso ai vaccini”, ha detto Hans Kluge, direttore regionale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l'Europa.  

Un numero per tutti: 8,8%. Questa è "la percentuale di persone in 46 paesi della regione europea dell'Oms che ha ricevuto la prima dose di un vaccino anti-Covid fino ad oggi". Kluge via Twitter ha diffuso il dato del 'Vaccine Programme Monitor' evidenziando: "Sono 82 milioni di persone". Quindi la strada per la copertura è ancora molto lunga.

E, aggiunge Kluge, "ovunque, le misure di base sociali e sanitarie rimangono il fondamento della risposta" contro Covid-19. "I vaccini da soli non possono risolvere la pandemia. Un ruolo importante continuano a svolgerlo le misure anti contagio”.  

Il direttore generale dell'Oms
Sul tema dell’uguaglianza è intervenuto anche il direttore generale dell'Organizzazione Mondiale per la Sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus: “Le disuguaglianze tra il numero di vaccini somministrato nei Paesi ricchi e quello somministrato nei Paesi poveri sta crescendo e diventando ogni giorno più grottesca. L'iniqua distribuzione dei vaccini per il Covid-19 non è solo un oltraggio dal punto di vista morale ma è anche controproducente dal punto di vista economico ed epidemiologico”.  
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