Question Time
Vaccini obbligatori, Lorenzin: "Non prevedo criticità nell'applicazione della legge"
"La Asl deve sempre fare la segnalazione, ma non significa che si arriverà sempre ad un provvedimento sulla potestà genitoriale", dice la ministra della Salute. Ma spunta il Gruppo Genitori No Obbligo Lombardia: "Duemila famiglie pronte a misure legali"
"Non ritengo che ci saranno criticità in fase applicativa", ha detto la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, durante il Question time alla Camera, riferendosi al decreto sull'obbligatorietà dei vaccini. La ministra non prevede criticità neanche in riferimento alla popolazione rom, sinti e camminanti "nei confronti dei quali, per altro, il ministero della Salute ha da tempo avviato campagne di sensibilizzazione" sull'importanza delle vaccinazioni dei figli. "Il provvedimento legislativo d'urgenza era necessario per garantire in maniera omogenea un adeguato livello di prevenzione per la salute pubblica e soprattutto per la salute dei nostri figli - ha continuato Lorenzin - Le vaccinazioni obbligatorie saranno gratuite per tutti i minori, che dovranno vaccinarsi in base alle indicazioni del calendario vaccinale".
"Il provvedimento legislativo d'urgenza - ha sottolineato Lorenzin - era necessario per garantire in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale un adeguato livello di prevenzione per la salute pubblica e in particolare per la salute dei nostri figli. Le vaccinazioni obbligatorie passano da 4 a 12 e saranno gratuite per tutti i minori di età compresa tra 0 e 16 anni".
La ministra ha poi parlato anche delle sanzioni previste: "Non è vero che la segnalazione delle Asl ai tribunali minorili è una mera eventualità. Anzi la Asl deve sempre fare la segnalazione, il che non significa ovviamente che ogni segnalazione sfocerà in un provvedimento incidente sulla potestà genitoriale". "Saranno le procure minorili a valutare se esistono i presupposti per lapertura del procedimento, e valuteranno le misure più opportune nell'interesse del minore", ha concluso Lorenzin.
Il fronte del no: Gruppo Genitori No Obbligo Lombardia
A opporsi con fermezza al decreto c'è il Gruppo Genitori No Obbligo Lombardia, che ha annunciato che "oltre 2mila famiglie lombarde sono pronte a misure legali". Per il fronte del no, il decreto Lorenzin è "una misura straordinariamente violenta e immotivata nei confronti delle famiglie e lesiva dei diritti individuali di bambini e genitori in materia di libertà di scelta terapeutica e anche di diritto all'istruzione e alla socialità". In una nota, il gruppo di famiglie lombarde cita anche una dichiarazione del premier Gentiloni ("Non vi sono condizioni di urgenza"), sostenendo che a mancare, quindi, siano proprio le basi giuridiche minime. Il Gruppo annuncia, infine, che le famiglie aderenti stanno crescendo di ora in ora.