ITALIA
Tensione altissima. Fermati un'italiana e due francesi al confine
Ventimiglia, fermate cinque persone. No border annullano manifestazione
Ieri un poliziotto è morto per infarto. I manifestanti: non c'entriamo con la morte dell'agente, faremo un presidio statico
Dopo queste dichiarazioni, si è formato un corteo spontaneo dei manifestanti che erano in presidio a Ventimiglia. La decisione dopo aver appreso la notizia dei cinque arresti effettuati: tre al confine e due per i tafferugli di ieri. Poi il corteo è stato sciolto e si è riformato il presidio in piazza Costituente, nell'immediata periferia di Ventimiglia. In seguito si è sciolto anche il presidio.
"Non c'entriamo nulla con la morte dell'agente di polizia, avvenuta per cause naturali mentre i suoi colleghi ci inseguivano e picchiavano", hanno detto alcuni No border in un incontro con i giornalisti a Ventimiglia. "Chi è stato portato in questura è stato minacciato. Ma ora non è che la morte per cause naturali di un poliziotto possa diventare la causa per cui la polizia minaccia la gente di andare a prenderla casa per casa. Questa minaccia va valutata bene e noi l'abbiamo valutata bene. Abbiamo deciso di non cascare in un trappolone della polizia".
Qualche ora prima tre persone, due francesi e una cittadina italiana, erano state fermate dalla polizia italiana alla frontiera di Ponte San Ludovico, in territorio italiano. Secondo fonti di polizia, i tre avevano mazze e coltelli e cappucci neri e sono stati sottoposti a fermo di pg. Tra le ipotesi quella che i tre volessero partecipare alla manifestazione in programma per oggi a Ventimiglia.
La polizia ha fermato anche due rappresentanti del movimento No Border e ha emesso 11 fogli di via obbligatori a carico di altrettanti antagonisti che ieri sera hanno preso parte ai tafferugli poco lontano dal campo di temporanea accoglienza di Ventimiglia.
Ieri un poliziotto è stato stroncato da un infarto mentre prestava servizio durante alcuni tafferugli con una quarantina di attivisti No Border che avevano occupato l'ex caserma dei Vigili del fuoco a Ventimiglia.
Resta tesa la situazione nella sede del centro di accoglienza di Ventimiglia. Sono infatti 490 gli ospiti che la scorsa notte hanno soggiornato nel centro di accoglienza allestito al Parco Roja. "Il numero degli ospiti è aumentato sensibilmente negli ultimi 4-5 giorni - avverte il responsabile del centro di Ventimiglia, Walter Muscatello -. Eravamo circa 250 e oggi siamo poco sotto i cinquecento". Senza contare che i centoquaranta migranti che hanno forzato la frontiera con la Francia, venerdì scorso, sono stati tutti accompagnati nei centri del sud Italia per essere identificati ed espulsi. Attualmente, al centro del Parco Roja ci sono circa 360 profughi che dormono nei container, gli altri nelle brandine". Sulla morte del poliziotto durante i tafferugli di ieri sera, nei pressi del centro di accoglienza, Muscatello avverte: "Il personale della Croce Rossa è subito intervenuto a prestare le prime cure con le manovre di rianimazione e massaggio cardiaco. Abbiamo subito allertato il 118 e nel giro di pochi minuti sono intervenuti un'ambulanza e l'automedica".