Coronavirus
Immunologa Viola: "Scuole chiuse e un mese e mezzo di sacrifici"
"La scuola è un luogo a rischio - aggiunge la Viola - È impossibile tenere i bambini sempre a distanza con la mascherina ben indossata e le classi sono troppo numerose. Con questa nuova variante così contagiosa, è meglio chiudere le scuole. In questa fase bisognerebbe tornare allo smart working, ma sui luoghi di lavoro c'è grande distanziamento, tutti usano le mascherine e si vedono sempre gli stessi colleghi, come in una bolla. Se non possiamo 'permetterci' un lockdown come quello dell'anno scorso, queste misure dovrebbero comunque essere sufficienti''. ''Se il monitoraggio è puntuale e i dati raccolti affidabili - dice ancora l'immunologa - la divisione a colori ha senso. Da immunologa, dovrei dire che è necessario chiudere tutto per due mesi e aspettare l'estate. Se l'obiettivo è azzerare il contagio, è così. Se è quello di mantenere l'equilibrio, funzionerà quel che stiamo facendo''. Il passaggio automatico alla zona rossa, conclude, "è necessario, ma imposterei il meccanismo su micro aree, perché ci possono essere situazioni molto diverse all'interno di una Regione. Capisco la frustrazione dei cittadini. Posso solo dire che è l'ultimo sforzo: bisogna tenere duro ancora un mese e mezzo e poi, tra i vaccini e l'estate, l'avremo scampata. Solo ad aprile-maggio, forse, avremo le dosi per poter cominciare la vaccinazione di massa. Intanto adotterei l'uso obbligo di mascherine FFP2 nei luoghi chiusi''.