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EUROPA

La conferenza stampa

Von der Leyen: "Su export vaccini vogliamo reciprocità. Mi fido di AstraZeneca, Ema chiarirà"

Ursula von der Leyen (AP Photo/Francisco Seco, Pool)
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"Se la situazione non cambia dovremmo riflettere se permettere esportazioni verso Stati che producono vaccini e Paesi che hanno un tasso di vaccinazione superiore al nostro" e "siamo pronti a utilizzare ogni strumento a disposizione" per garantire il rispetto degli impegni presi. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel corso di una conferenza stampa. Solo nelle ultime settimane, ha detto la presidente, "31 milioni di dosi sono state esportate (dall'Ue, ndr) verso una trentina di Paesi" e ciò dimostra che "l'Ue sta facendo rispettare la cooperazione internazionale, ma la strada che percorriamo deve essere a doppio senso e garantire reciprocità", ha aggiunto. 

"Tra gli Stati Uniti e l'Europa c'è una reciprocità nell'export non dei vaccini ma nei materiali e negli ingredienti dei vaccini". 

"Nelle ultime settimane 10 milioni di dosi sono state esportate nel Regno Unito, che è il primo beneficiario di dosi dall'Unione europea, nonostante il Regno Unito produca dosi AstraZeneca" e "nel nostro contratto (con AstraZeneca, ndr) sono citati due stabilimenti in Gran Bretagna che dovrebbero produrre dosi anche per l'Ue, ma noi siamo ancora in attesa", quindi "non c'è reciprocita'" nel trattamento tra Londra e Bruxelles

"E' difficile spiegare ai nostri concittadini perché i vaccini prodotti in Ue vanno in altri Paesi anche se loro producono vaccini e non torna indietro nulla". Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che ha ricordato che sono state esportate 41 milioni di dosi verso 33 Paesi. "Abbiamo dal primo febbraio questo regime di autorizzazione delle esportazioni. Abbiamo ora trasparenza, sappiamo cosa succede, prima eravamo ciechi. Si tratta di un invito all'apertura perché l'Ue e' la regione piu' aperta, lo e' stata anche nelle ultime sei settimane", ha aggiunto.

"Nel primo trimestre Pfizer-BioNTech ha consegnato 66 mln di dosi e Moderna 10 milioni, rispettando i contratti. Astrazeneca purtroppo ha prodotto meno, ha consegnato meno di quanto fosse previsto". Avrebbe dovuto consegnare 90 milioni di dosi, sono scese a 40. E la proiezione che abbiamo è che a fine mese saremo a 30 milioni di dosi. Se AstraZeneca riuscirà a consegnare a quello che ha promesso, in totale saranno 100 milioni di dosi nel primo trimestre", ha aggiunto.

"AstraZeneca ha annunciato purtroppo che nel secondo trimestre consegnera' all'Unione europea 70 milioni di dosi rispetto ai 180 milioni che aveva contrattualmente promesso di fornire". Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. "Purtroppo ne arriveranno soltanto 70", ha aggiunto.

Tra le case farmaceutiche con cui l'Ue ha stretto accordi "ci sono diversi livelli di affidabilità nella fornitura" perché "BioNTech/Pfizer e Moderna sono molto affidabili, AstraZeneca no" ha detto Ursula von der Leyen, nel corso di una conferenza stampa. La presidente spiega così il diverso 'mix' di ordini dei Paesi membri che si e' verificato perche' "non tutti gli Stati membri hanno comprato le quantita' che spettavano" a ciascun Paese in proporzione alla popolazione e dunque alcuni Governi "hanno acquistato piu' dosi" lasciate sul mercato dagli altri Paesi.

"Io mi fido di AstraZeneca, mi fido del loro vaccino. Ema farà un'altra dichiarazione domani e sono convinta che permettera' di chiarire la situazione". Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea in merito alle segnalazioni di casi sospetti di effetti collaterali.

La presidente della Commissione europea ha confermato l'obiettivo di "vaccinare il 70% della popolazione over 18 dell'Ue entro l'estate" pur riconoscendo i problemi nella fornitura delle dosi di AstraZeneca
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