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POLITICA

De Vincenti: non tornano norme superate

Voucher. Bersani: non minaccio, ma il governo stia molto attento

La discussione in corso al Senato sulla manovra correttiva di bilancio - sostiene la Cgil Sardegna - prevede l'introduzione di norme sul lavoro peggiorative in materia di voucher che stravolgerebbero il recente provvedimento legislativo approvato dal Parlamento ed il pronunciamento della Corte di Cassazione

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Il governo ha preso una decisione "sbagliata" sui voucher e su questo "deve stare molto attento. La cosa è seria sul piano del metodo democratico. Non mi piace fare minacce. Penso che ragioneranno. Ma avranno capito che su questo ci mettiamo di traverso". Lo ha detto Pierluigi Bersani, a margine di "Fondamenta", l'incontro promosso dai gruppi parlamentari Articolo 1-Mdp a Milano. "Ho ritenuto sbagliata la decisione presa sui voucher, nel senso che non c'era bisogno di impedire i referendum - ha detto Bersani - si poteva benissimo marginalizzare all'estremo i voucher, riconducendoli alla cosa originaria e andare dagli italiani e dire: per noi va bene così, abbiamo riformato, abbiamo cambiato, diteci voi italiani se vi piace o no. Invece - ha osservato l'ex ministro - si è sbaraccato tutto per paura del referendum. Adesso pare che si vuole intervenire con il decreto sui lavori occasionali senza neanche discutere con le forze sociali, ripristinando quello che il referendum ha cancellato. E ingannando chi ha raccolto le firme. Queste cose sono inaccettabili, prima che per il merito, per il metodo".

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Roberto Speranza (Mdp) che  invita il governo a "non far rientrare i voucher dalla finestra". E prosegue: "Abbiamo sostenuto e sosteniamo questo governo senza sedere in Consiglio dei ministri. Non chiediamo mai poltrone, chiediamo una svolta nelle politiche sociali". 

A stemperare gli animi il ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti, che ieri proprio commentando la dichiarazione di Speranza aveva tenuto a sottolineare: "il Governo mantiene sempre i suoi impegni. E quindi non ha alcuna intenzione di reintrodurre, neppure sotto mentite spoglie, norme ormai superate". 

Non solo parte del mondo politico, ma anche i sindacati sono intervenuti su questa polemica. Il segretario della Cgil, Susanna Camusso chiede che il Governo dia "parere negativo" agli emendamenti alla manovrina sui voucher "e rispetti gli impegni". Per proseguire: "Se ha preso gli impegni li deve rispettare, non ha senso questo modo di procedere. Abbia coerenza con le scelte fatte". Sulla possibilità che vengano introdotte altre forme di voucher, Camusso avvisa che "non passerà liscio, se legiferano 20 giorni dopo il decreto noi non stiamo a guardare e agiremo nei confronti della Corte. Avevano detto che aprivano la discussione, non lo hanno fatto. Basta, il terreno non c'è", ha concluso. La Cgil Sardegna lunedì prossimo, 22 maggio, ha deciso di scendere in piazza per manifestare il proprio dissenso contro il governo che sta provando a rimettere in campo normative peggiorative relativamente al lavoro occasionale. La discussione in corso al Senato sulla manovra correttiva di bilancio - sostiene il sindacato - prevede l'introduzione di norme sul lavoro peggiorative in materia di voucher che stravolgerebbero il recente provvedimento legislativo approvato dal Parlamento ed il pronunciamento della Corte di Cassazione.Un altro invito al governo, a riflettere su questa eventualità di reintrodurre i voucher arriva anche dalla Uil. Il segretario Carmelo Barbagallo invita tutte le parti interessate a discutere e a trovare una soluzione per tempo e non a cose fatte.
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