Manovra
Voucher, Rosato: pronti a ritirare emendamento se il Governo lo vuole
"Non cerchiamo nessun incidente parlamentare avendo sempre parlato il linguaggio della chiarezza. Adesso aspettiamo indicazioni da Palazzo Chigi".
"Leggo ricostruzioni assurde sul PD che vuole utilizzare la questione voucher per mettere in difficoltà Gentiloni. Noi difendiamo il nostro premier e abbiamo sempre concordato la linea da seguire. Siamo pronti tuttavia a ritirarlo se questo è il volere del Governo. Non cerchiamo nessun incidente parlamentare avendo sempre parlato il linguaggio della chiarezza. Adesso aspettiamo indicazioni da Palazzo Chigi". Lo afferma Ettore Rosato, presidente dei deputati del Pd.
Palazzo Chigi, non c'è reintroduzione
Palazzo Chigi smentisce quelli che definisce i fantasiosi retroscena apparsi oggi su un quotidiano e ogni riferimento a dubbi del Presidente del Consiglio circa la proposta di buoni lavoro per le prestazioni occasionali delle famiglie e delle imprese. Si tratta di strumenti indispensabili per evitare che tali prestazioni si svolgano in nero. Non è certo la reintroduzione dei voucher che il governo aveva abrogato. E' diverso lo strumento, è del tutto diversa la platea, sottolinea palazzo Chigi.
Il caso è scoppiato ieri quando il capogruppo del Pd, Rosato, annuncia un emendamento alla manovra per l'introduzione di un nuovo strumento "Un libretto famiglia alla francese - ha spiegato Rosato - e un nuovo contratto di lavoro per le prestazioni occasionali per le piccole imprese".
A dispetto delle voci su una mediazione del governo e nonostante la contrarietà degli "orlandiani", espressa da Cesare Damiano, Renzi è determinato ad andare avanti: arriverà un emendamento Pd. E così i bersaniani di Mdp annunciano lo strappo. "Il Pd ha deciso di far cadere il Governo", accusa Arturo Scotto. E il capogruppo Francesco Laforgia annuncia: "La misura è colma. Usciremo dalla maggioranza".
Sarà "uno strumento che non ha nulla a che fare con i voucher e non ci assomiglia nemmeno soprattutto per le imprese perché è un contratto di lavoro per le prestazioni occasionali, con le tipiche caratteristiche del contratto e le garanzie del contratto" ha spiegato Rosato. Dovrebbe cadere anche il limite all'applicazione alla micro-imprese con meno di 5 dipendenti.
Mdp: "Il Pd ha deciso di far cadere il Governo"
"Vogliono andare avanti sui voucher per le imprese- accusa il capogruppo alla Camera Francesco Laforgia- prendendo in giro milioni di italiani che hanno firmato per i referendum Cgil annullati dopo che i voucher sono stati cancellati con un tratto di penna? Bene, andremo avanti anche noi e usciremo dalla maggioranza".
Alla Camera un voto di Mdp contro la fiducia non è determinante, ma al Senato può far cadere il governo (a meno che non ci sia un "soccorso" di Ala). Dunque, il passaggio è assai delicato. "Escludo che Mdp faccia cadere il governo sulla manovra di stabilizzazione richiesta dall'Europa - dice Rosato incalzando gli ex compagni di partito - sarebbe irresponsabile e spiace che questa polemica avvenga nel giorno del G7". A infiammare lo scontro arriva la richiesta di Ap (che è sugli scudi anche sulla legge elettorale) di estendere al contrario le nuove norme a tutte le imprese.
Si smarca la minoranza orlandiana
E si smarca dal Pd anche la minoranza orlandiana (che però non farà mancare il suo voto sulla fiducia). C'è chi non esclude una mediazione in extremis del governo. Ma i Dem spiegano che Renzi non intende cedere ai "ricatti" della sinistra, che "da mesi vota contro la maggioranza". "Si assumano la responsabilità di far cadere il governo", è la sfida del Pd a Mdp, che ha sempre dichiarato di voler arrivare a fine legislatura e dunque alla fine al Senato sui voucher potrebbe non dire "no" ma astenersi. Comunque andrà, sottolineano i renziani, questo è un ulteriore segnale del fatto che è urgente tirare subito - entro luglio - le somme sulla nuova legge elettorale e poi andare alle urne. A favore sono la Lega e M5s, che con Luigi Di Maio dice che si può votare il 14 settembre (ma ottobre sarebbe la "finestra" più quotata) e c'è chi ipotizza che a questo scopo possa essere anticipato il varo della manovra. Ma l'esito del confronto sulla legge elettorale è tutt'altro che scontato e non è detto che alla fine il "partito" del voto subito prevalga. E un ostacolo ulteriore per Renzi è la "fronda" degli orlandiani contro un accordo con Berlusconi per un sistema alla tedesca.
Finocchiaro: nessuna tensione governo-Pd sui voucher
"Non esiste nessuna tensione tra il Governo e il Partito democratico. La proposta di emendamento che sarà presentata in Commissione rispecchierà totalmente la volontà dell'esecutivo in materia di regolazione del lavoro occasionale". Lo dichiara la ministra per i Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro.
Lupi: basta melina, nota di governo dice che ci saranno strumenti per lavoro saltuario
"Basta fare melina e confusione sui voucher. La nota di palazzo Chigi dice chiaramente che nella manovra verranno inseriti gli strumenti per regolamentare il lavoro saltuario. D'altronde il presidente del Consiglio si era così impegnato con me e con la capogruppo di Alternativa popolare al Senato Laura Bianconi. Ci sono in gioco centinaia di migliaia di giovani che altrimenti resterebbero senza questi lavori o sarebbero costretti ad accettarli in nero, una cosa ingiusta e inaccettabile". Lo dichiara Maurizio Lupi, presidente dei deputati di Alternativa popolare.