Giorgetti: "Irragionevole no a cassa integrazione"
Whirlpool, azienda avvia procedura licenziamenti. Sindacati: "Per Draghi è uno 'sgarbo grave'"
L'Ad per l'Italia, La Morgia: "Siamo consapevoli della nostra scelta, pronti a valutare incentivi per esodi e trasferimenti". Sindacati: "Se azienda mette in campo azioni offensive, sarà guerra". Lavoratori da Draghi a S.Maria Capua Vetere
La Whirlpool ha deciso di avviare la procedura di licenziamento collettivo per i lavoratori dello stabilimento di via Argine a Napoli. L'annuncio, secondo quanto riferiscono fonti sindacali, è stato fatto dai vertici della multinazionale nel corso dell'incontro on line convocato dal Mise e al quale stanno partecipando azienda e sindacati. E la protesta incrocia la visita in Campania del presidente del Consiglio Mario Draghi.
Sindacati: per Draghi licenziamenti sgarbo grave
Scortati da decine di uomini della polizia in assetto antisommossa, i lavoratori del sito Whirlpool di Napoli si sono radunati all'esterno del carcere di Santa Maria Capua Vetere, Caserta, dove erano in visita il premier e il ministro della Giustizia Marta Cartabia. "Draghi ci ha detto che la decisione della Whirlpool di avviare la procedura di licenziamento per i dipendenti dello stabilimento di Napoli rappresenta un 'grave e inaccettabile sgarbo istituzionale'". Lo ha riferito il segretario della Uilm Campania Antonello Accurso al termine dell'incontro con il premier avuto nel carcere assieme agli altri due sindacalisti Raffaele Apetino (segretario Fim-Cisl Campania) e Rosario Rappa (Fiom-Cgil Napoli). "Il Presidente del Consiglio - ha aggiunto Accurso - si è impegnato a trovare una soluzione industriale alla vertenza, assicurando che si impegnerà personalmente". Il leader dei metalmeccanici della Uil ha spiegato poi che come sindacalisti hanno chiesto a Draghi di sollecitare la Whirlpool "a non avviare la procedura di licenziamento e di preservare gli accordi sottoscritti". L'altro sindacalista Rappa ha affermato che "l'importante è far ripartire la produzione al sito di via Argine, anche senza la Whirlpool".
La posizione dell'azienda
L'amministratore delegato di Whirlpool Italia, Luigi La Morgia, nel confermare i licenziamenti, ha affermato: "Siamo consapevoli della nostra scelta, siamo il più grande investitore e produttore di elettrodomestici in Italia. Sempre nell'ambito della procedura vogliamo anche confermare la nostra intenzione di prolungare in questo periodo la possibilità di accedere a un pacchetto di incentivazione", ha proseguito La Morgia durante l'incontro ribadendo anche la possibilità per i dipendenti del "trasferimento all'interno del gruppo".
L'azienda: stabilimento Napoli è insostenibile
"A causa del forte calo della domanda della lavatrici prodotte a Napoli lo stabilimento è diventato insostenibile per Whirlpool. Per questo motivo, più di due anni fa l'azienda ha iniziato a discutere di potenziali scenari di transizione e a lavorare con i sindacati e gli stakeholder istituzionali - sia nazionali che locali - al fine di minimizzare l'impatto legato all'uscita di Whirlpool dallo stabilimento di Napoli. Non essendo emersa nessuna alternativa,il 31 ottobre 2020 è stata cessata la produzione nel sito". Lo precisa l'azienda al termine dell'incontro convocato online dal Mise. "L'Italia - conclude la nota -ospita il quartier generale di Whirlpool per tutta la regione EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) e rimane un paese strategico a lungo termine per l' azienda. Whirlpool è il più grande produttore di elettrodomestici in Italia, dove produce oltre 5 milioni di pezzi all'anno, dei quali più dell'80% viene esportato in Europa e nel mondo. I 6 stabilimenti di produzione sono supportati dal contributo di più di 2000 fornitori basati in Italia e dove si trovano anche quattro centri di Ricerca e Sviluppo. In Italia Whirlpool ha investito più di 280 milioni di euro dal 2018 ad oggi e impiega più di 5600 persone,rispettivamente il 12% e oltre 1600 in più di quanto previsto dal Piano Industriale 2018-2021".
Prevista possibilità di trasferimento
"Whirlpool avvierà la procedura di licenziamento collettivo relativa alle persone del sito di Napoli il prossimo 15 luglio secondo quanto previsto dalla normativa vigente. Nel corso della procedura, della durata massima di 75 giorni, i lavoratori percepiranno la normale retribuzione. L'azienda ha informato i sindacati della possibilità di trasferimento presso la sede di Cassinetta di Biandronno (VA) e, per coloro che lasceranno volontariamente l'azienda nel corso della procedura, è previsto un trattamento economico di uscita". E' quanto precisa una nota diffusa dall'azienda al termine dell'incontro convocato online dal Mise.
Giorgetti: "Irragionevole no a cassa integrazione"
"E' irragionevole non accettare la proposta delle 13 settimane di cassa integrazione. Siamo perplessi rispetto a questo rifiuto che danneggia solo i lavoratori Whirlpool, che dovrebbero invece essere tutelati". Lo dichiara il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti.
Todde: "No licenziamenti, 13 settimane cig per rilancio"
"Per il sito Whirlpool di Napoli le 13 settimane di cassa integrazione sarebbero necessarie a garantire il rilancio tutelando i lavoratori" avrebbe spiegato - sempre secondo fonti sindacali - il viceministro allo Sviluppo economico, Alessandra Todde dopo l'annuncio dell'avvio della procedura di licenziamento collettivo per i 340 lavoratori dello stabilimento campano.
"Ripercorro anche io - ha detto il viceministro - alcuni passaggi importanti. In questi mesi ho portato al tavolo una discontinuità importante, i sindacati hanno comunicato di essere pronti a considerare la possibilità della chiusura dello stabilimento da parte di Whirlpool, cosa che in passato non era mai avvenuta. Proprio per questo si è chiesto all'azienda di accettare la proroga della cig di ulteriori 13 settimane, cosa che non significa allungare il brodo, ma dare la possibilità ad un percorso di rilancio - portato avanti da noi e Invitalia - di prendere forma, con un piano industriale alternativo e solido, fondamentale per non impoverire ulteriormente il territorio di Napoli garantendo la salvaguardia occupazionale".
Per il viceministro c'è "bisogno di tempo per irrobustire il percorso di reindustrializzazione, su cui stiamo lavorando quotidianamente. Quindi per l'azienda accettare la proroga della Cig, rinviando l'avvio della procedura di licenziamento, è una scelta che non pesa minimamente. Mentre per i lavoratori, per la città di Napoli e per il piano di rilancio su cui stiamo lavorando, fare questa scelta è assolutamente indispensabile". Nelle prossime settimane - si apprende - Todde dovrebbe riconvocare le parti.
Fiom: "Se Whirlpool mette in campo azioni offensive, sarà guerra"
"La narrazione che siete stati stati buoni e avete portato pazienza, ce la potevate risparmiare. Per 26 mesi non abbiamo preso tempo come dice La Morgia, abbiamo lottato per tenere aperto lo stabilimento di Napoli. Whirlpool in questi 26 mesi ha triplicato i profitti realizzando 5 milioni di prodotti". Lo dichiara Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom-Cgil, che continua: "Le lavoratrici e i lavoratori hanno tenuto aperto lo stabilimento di Napoli e ciò ha permesso a Whirlpool di guadagnare di più nonostante la pandemia. Richiamiamo l'azienda alle sue responsabilità. L'avvio della procedura di licenziamento interrompe il dialogo. E' necessario utilizzare tutti ammortizzatori sociali necessari, rispettando così l'avviso comune siglato da Cgil- Cisl- Uil. Per quanto ci riguarda se Whirlpool mette in campo azioni offensive, sarà guerra", aggiunge. "Ci aspettiamo un'iniziativa forte da parte del governo. Il governo non può limitarsi a prendere atto, deve intervenire" conclude.
Cgil: "Azione grave e irresponsabile"
"Di questa vertenza, quella di oggi è l'azione più grave e irresponsabile che Whirlpool abbia potuto fare. Licenziare i lavoratori, in presenza di un avviso comune sottoscritto tra sindacati e Governo, e di un tavolo di confronto che non tiene conto degli strumenti di ammortizzatori sociali per almeno altre 13 settimane, innescherà una reazione nelle lavoratrici e nei lavoratori e la mobilitazione del sindacato i cui effetti avranno un'unica responsabilità morale e sociale, quella di Whirlpool". Così Nicola Ricci, segretario generale Cgil Napoli e Campania, a margine dell'incontro di questa mattina tra i sindacati e la multinazionale americana in merito al destino dello stabilimento di Napoli.
"Una multinazionale, è bene ricordarlo - precisa Ricci - che con la crisi Covid ha accresciuto gli utili e il fatturato, aumentato le vendite mantenuto, con il sito di Napoli, il mercato e fronteggiato la concorrenza orientale. Un'ingenerosità ed un'irresponsabilità quella della multinazionale americana, a cui risponderemo mobilitando il territorio, la società civile e tutto il mondo del lavoro".
Fim-Cisl: "Draghi convochi multinazionale"
"Questa notizia è l'ennesima profonda ferita che subisce il territorio di Napoli e campano che rischia di perdere un'altra importante azienda e lasciare senza reddito 340 famiglie dirette e dell'indotto - incalzano sindacalisti della Fim-Cisl -. Come Fim Cisl chiediamo l'intervento del presidente Draghi per convocare con urgenza la multinazionale. È inaccettabile che in seguito alla pandemia siano ancora i lavoratori a pagare il prezzo più alto". I sindacati poi sottolineano che "le lavoratrici e i lavoratori di Napoli risponderanno con forza e con iniziative esemplari", assemblea in fabbrica per decidere le iniziative di protesta.