Coronavirus, inaugurato l'ospedale alla Fiera di Milano. Ipotesi governo: "Sarà permanente"
"Dai colloqui che ho avuto con il ministro Speranza e il presidente Conte ci può essere la decisione di lasciare definitivamente questo hub di rianimazione come punto di riferimento del Nord", ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, nel corso della presentazione del nuovo ospedale alla Fiera di Milano dedicato alle terapie intensive per il coronavirus. La nuova struttura si candida a diventare il reparto di terapia intensiva più grande d'Italia e forse d'Europa
Nella conferenza stampa di inaugurazione del nuovo Ospedale, il presidente della Fondazione Fiera Milano, Enrico Pazzali, ha parlato di duecento posti di terapia intensiva (e non più di 400 come prevedeva il progetto iniziale, cambiato in corsa per necessità organizzative): "Una volta a regime, ci saranno 200 posti di terapia intensiva e altrettanti medici anestesisti, che dovrebbero arrivare a 220, con circa 500 infermieri. Credo sia la terapia intensiva più grande d'Italia e forse d'Europa", ha dichiarato Pazzali.
Al momento saranno aperti soltanto 8 reparti, con 53 letti per la terapia intensiva. In una seconda fase sarà inaugurato il padiglione sottostante con 104 letti e in una terza circostanza il padiglione 2 con altri 48 posti per un totale di 200 posti letto.
Alla domanda "terminata l'emergenza l'ospedale sarà smontato?", ha risposto il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana: "Dai colloqui che ho avuto con il ministro della Salute, Roberto Speranza, e con il premier, Giuseppe Conte, ci può essere la possibilità di lasciare definitivamente questo hub della rianimazione per il Nord Italia, in previsione che eventi del genere si possano ripetere. L'esecutivo ha detto di volerlo fare anche al Centro e al Sud".
Per la realizzazione dell'ospedale in Fiera a Milano sono stati raccolti 21 milioni di euro, da circa 1.200 donatori. "Le donazioni - ha spiegato Pazzali - sono state affidate alla Fondazione Comunitaria". Per quando riguarda le spese "c'è un comitato che consente i pagamenti. Ci sarà trasparenza e daremo visibilità di come sono stati spesi questi soldi", ha concluso il presidente ringraziando "sia chi ha donato 100 euro sia chi ha donato 10 milioni (Silvio Berlusconi, ndr)".
Il messaggio di Bertolaso
Ricoverato nei giorni scorsi per Coronavirus, Bertolaso ha scritto nel messaggio, letto da un suo delegato, che quello a Fiera Milano non è un "un ospedale da campo, non è un lazzaretto", ma una struttura specialistica che mette al centro "la figura del paziente" grave colpito da Covid-19. Un ospedale realizzato, ha aggiunto, "in tempi inconsueti e insperati". E la scelta di Fontana di farlo "ha assunto un carattere esemplare". E ancora: "al grido di aiuto dell'Italia si risponde, anche conoscendo i rischi a cui sapevo di andare incontro".
Parole raccolte dallo stesso governatore della Lombardia: "Qui non è stato realizzato un semplice ospedale, ma un ospedale di alta qualità e grande tecnologia, che potrà diventare un punto di riferimento per la rianimazione di tutto il Paese".
Le dichiarazioni del direttore generale del Policlinico di Milano
Un plauso è arrivato anche da Ezio Belleri, direttore generale del Policlinico di Milano: "Dieci giorni fa qui non c'era nulla, ora c'è la più grande terapia intensiva d'Italia. Noi in 4 settimane siamo passati da 22 a 60 posti letto di terapia intensiva - sottolinea il Dg - abbiamo subito attivato anche posti di sub-intensiva o di ventilazione assistita e abbiamo ricoverati altri 196 pazienti Covid che hanno necessità di assistenza. Sono pazienti molto diversi da quelli con cui gli operatori sono normalmente abituati a interagire. Si doveva fare ancora di più ed è stato realizzato l'ospedale in Fiera. Riduttivo definirlo ospedale da campo, perché è una struttura ospedaliera a tutti gli effetti".