Fase 2. Runner, cani e bambini in bicicletta, l'Italia che riparte da parchi e giardini
Il via (quasi) libera all'attività fisica dopo settimane di clausura.
Sono state tra le categorie più prese di mira durante le settimane di blocco, da stamani tornano a respirare. Le immagini e la cronaca dai polmoni verdi di Roma, Milano, Bologna e dal lungomare di Napoli.
A Milano parco Sempione e i giardini Montanelli
Milano torna al parco nel primo giorno della fase 2. Non ci sono controlli agli ingressi dei due polmoni verdi al centro della metropoli, il parco Sempione e i giardini Montanelli di Porta Venezia, ma cartelli appesi ai cancelli ricordano cosa si può fare (camminare, correre e sedersi sulle panchine mantenendo il distanziamento sociale) e non si può fare, precisando che l'accesso è consentito a persone senza sintomatologia da infezione respiratoria e febbre e non soggette a misure di quarantena.
"In vent'anni non ho mai visto così tanta gente al parco alle 7 del mattino, si vede che tutti volevano uscire dopo settimane surreali" nota un addetto dell'Amsa, la municipalizzata per i servizi ambientali, ai giardini Montanelli, dove due fratellini si aggirano con nonna e tata nell'area giochi, che è proibito utilizzare, così come non si possono creare assembramenti. Nei viali alberati, controllati da una pattuglia di carabinieri, ci
sono runner, persone in bici, a spasso con cani o bambini. Al parco Sempione hanno trascorso la mattinata anche un papà con il figlio, tirando ai canestri dello storico campo da gioco che un tempo attirava anche i campioni dell'Olimpia e nel 2011 ha ospitato le prodezze della stella del basket Nba Kobe Bryant, recentemente scomparso.
A Roma Villa Pamphili e Villa Borghese
Si è svegliata serenamente invasa dai runner la Capitale, dopo l'allentamento delle restrizioni. Villa Pamphili è regolarmente aperta e diverse persone corrono o camminano, per la maggior parte indossando la mascherina e mantenendo il distanziamento.Le aree gioco per bambini sono recintate e i vigili urbani controllano che tutti rispettino le norme previste dalla fase 2. In tutta la città gli appassionati del fitness hanno aspettato l'alba per poter indossare nuovamente le scarpe da ginnastica e mettere alla prova la loro resistenza dopo quasi due mesi di fermo. Anche nella centralissima in via del Corso sono diversi i runner che corrono sui marciapiedi in una Roma che sembra tornata alla normalità anche per via del traffico.
Non se lo sono fatti ripetere due volte i romani. Al primo giorno di apertura dei parchi, previsto nella fase 2 dell'emergenza Covid-19, se non si puòancora parlare di assalto poco ci manca. A Villa Borghese, una delle più rappresentative della Capitale, complice anche una calda esoleggiata mattinata primaverile, si sono riversati in tanti:mamme e papà con passeggini, bambini e adulti in bicicletta, runner, persone a passeggio con e senza cani, con questi ultimi che per pochi istanti spariscono alla vista a causa dell'erba molto alta in alcuni tratti.
Dalla cosiddetta 'valle dei cani' al laghetto, passando per la Galleria Borghese, piazza di Siena, fino al Pincio è un continuo via vai che si incrementa con il passare delle ore. Poche le mascherine ma il distanziamento è per lo più rispettato, scarsa presenza di gruppi con più di due persone. Infine, al rumore degli zoccoli dei cavalli dei Carabinieri di ronda è alternato quello del barrito degli elefanti del Bioparco ancora sottoposti alla solitudine forzata.
A Napoli in via Caracciolo
Il lungomare di Napoli è animato dalle 7 di questa mattina da centinaia di persone in tuta e scarpette. Da oggi, infatti, dopo quasi due mesi di stop, è possibile praticare attività sportiva all'aria aperta senza l'uso di mascherina fino alle 8.30. E cosi' in tanti si sono riversati in via Caracciolo dopo mesi di restrizioni e giornate di polemiche per le frasi ("ho visto cinghialoni correre tra la folla") del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
I runner comunque erano sempre in misura inferiore a quella folla che si è vista lunedì alle 19, quando per la prima volta era possibile una passeggiata, e chi c'era ha mostrato rispetto delle regole. Sistematicamente, quando due corridori si incrociavano, uno dei due lasciava qualche metro di distanza
all'altro. "Finalmente un sorriso. Non sono felice, perchè non lo si può essere, ma quanto meno si è preso in considerazione anche l'esigenza di praticare sport", commenta Augusto Toto, personal trainer del quartiere Chiaia. Gli fa eco Sonia Belforte, 26 anni: "Tenersi in forma non è solo un vezzo, ma e' una esigenza. Noi siamo rispettosi e abbiamo regole cherispettiamo anche per allenarci che mettiamo in pratica anche tra la gente".
Questa mattina non c'erano solo ragazzi e adolescenti, ma anche donne e uomini over 60. "Passeggiamo
perché ci fa bene", dicono marito e moglie tenendosi la mano. E c'è chi, come Paolo Sinese, all'attività motoria affianca anche la necessità di portare a spasso i suoi due cani che ad uno schiocco di dita si sono lanciati nell'acqua limpida del golfo di Napoli
A Bologna fuori con le mascherine ma nessuna folla
Più movimento del solito, ma nessuna folla, in centro a Bologna alle 8 del primo giorno di riaperture della fase 2 della pandemia. Per salire sui mezzi pubblici non ci sono code. Le persone in giro, ancora poche in
una città che si sta svegliando, indossano tutte le mascherine e i guanti. Ci sono alcune mamme che passeggiano con i bimbi: "Non vedevamo l'ora", dicono.
In centro anche alcuni runner, gente che cammina o è in bici, fattorini che portano la spesa. In piazza Maggiore, nel cuore del capoluogo emiliano, controlli serrati di carabinieri, polizia, esercito. La maggior parte dei negozi è chiusa. Qualche fila solo per entrare in banca o negli uffici.