Focolaio di Mondragone. La protesta dei residenti nella "zona rossa"
Forze dell'ordine presidiano i varchi. De Luca: "Esercito in arrivo"
Ancora momenti di tensione sono stati vissuti nel pomeriggio nella mini zona rossa dei palazzi ex Cirio di Mondragone dove alcuni manifestanti italiani che presidiano il varco d'accesso hanno cercato di violare la zona rossa. La polizia, in tenuta antisommossa, è dovuta intervenire per allontanarli. Nessuno è rimasto ferito, ma secondo alcune ricostruzioni dei fatti, un bulgaro avrebbe lanciato una sedia dal balcone e i manifestanti avrebbero risposto lanciando pietre e sfondando i finestrini delle auto dei bulgari parcheggiate. Poi hanno mostrato le targhe delle vetture a mo' di trofeo. Sotto al palazzo si è radunata una folla che accusa anche la polizia di "essere stata troppo permissiva coi bulgari".
Sono 49 i casi di positività al Covid-19 emersi dallo screening che è stato fatto sui residenti nei Palazzi Cirio di Mondragone, in provincia di Caserta. Nella cittadina del litorale casertano, negli ultimi giorni, si è registrato un focolaio che ha riguardato soprattutto i componenti della comunità bulgara.
I primi casi sono emersi lo scorso sabato 20 giugno quando una donna di nazionalità bulgara si è recata presso l'ospedale di Sessa Aurunca per partorire ed è risultata positiva al Coronavirus. Subito dopo si è registrato un altro contagio, sempre di un suo connazionale. L'Asl ha fatto così partire le operazioni per verificare se vi fossero altri casi positivi e un'ordinanza del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha previsto una zona rossa per i cinque edifici dell'area Cirio all'interno dei quali vi sono circa 700 persone tra italiani, ucraini, bulgari, tunisini, marocchini, russi, romeni, polacchi e moldavi nonché cittadini del Brasile e del Venezuela.
La Regione Campania ha disposto l'isolamento domiciliare per tutti i circa 700 residenti della zona. I positivi sono quasi esclusivamente della comunità bulgara e tutti asintomatici. Alcuni dei contagiati sono stati trasferiti presso il Covid Hospital di Maddaloni, mentre la zona è presidiata dalle forze dell'ordine che, con posti di blocchi e lampeggianti, stanno monitorando che nessuno si allontani.
Anche alcune decine di cittadini di Mondragone stanno presidiando per protesta uno dei varchi di accesso agli ex Palazzi Cirio. "Perché non li avete fermati?" urlano al varco, riferendosi al gruppo di residenti bulgari sceso in strada violando la zona rossa per protestare contro le misure restrittive imposte dall'ordinanza regionale. "Lavoriamo solo quattro mesi all'anno" dice un italiano, "questa situazione ci sta rovinando. I bulgari possono fare tutto invece".
Intanto il presidente della Regione Campania Vincenzo de Luca annuncia l'arrivo dell'esercito. "Questa mattina ho avuto un colloquio con il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese in relazione alla zona rossa istituita negli ex palazzi Cirio di Mondragone. Ho chiesto l'invio urgente di un centinaio di uomini delle forze dell'ordine per garantire il controllo rigoroso del territorio. Il ministro ha annunciato l'arrivo di un contingente dell'Esercito", ha detto.
Il focolaio a Bologna
Il secondo focolaio italiano è quello scoppiato a Bologna: sono positivi 40 operai della ditta Bartolini, che si occupa di trasporti e consegne di merci in tutta Italia. Si valuta di far eseguire i tamponi a tutti i dipendenti. Intanto l'Oms mette in guardia: "Risalgono i casi in Europa. È successo la scorsa settimana per la prima volta da mesi in 30 Paesi'.