La Formula 1 riparte. In Austria al via il campionato "sprint" all'insegna del no al razzismo
Dopo 126 giorni di stop per l'emergenza coronavirus.
La Formula 1 riparte quattro mesi dopo la falsa partenza di Melbourne e il lungo stop dovuto alla pandemia di coronavirus, con nuove regole di cautela e un calendario ridisegnato: sarà un mondiale 'sprint' quello partito questa mattina con le prove libere sul Red Bull Ring, in Austria. Porte chiuse, rigorose disposizioni sanitarie per tutti i membri del Circus tra controlli e distanziamento, ma almeno lo spettacolo in pista promette di essere quello di sempre.
E si riparte da dove era rimasta la F1 con lo strapotere delle Mercedes di Hamilton e Bottas davanti a tutti nelle prime prove libere del venerdì mattina davanti alla Red Bull di Max Verstappen davant al futuro pilota del Cavallino, Carlos Sainz Jr su McLaren. Lontane le Ferrari di Leclerc, decimo e Vettel, dodicesimo.
Non solo Covid, Lewis Hamilton e la reazione della Formula 1 all'uccisione di George Floyd
In questi mesi non c'è stata solo l'emergenza Covid a colpire ma anche, dopo l'uccisione di George Floyd a Minneapolis il movimento Black Lives Matter e il diffondersi di una maggiore sensibilità sul tema del razzismo. Alfiere tra i piloti di questo tema è stato da subito il sei volte campione del mondo Lewis Hamilton, sceso anche in piazza durante le manifestazioni a Londra, che è voluto tornare sul tema durante alla vigilia dell'apertura della stagione: "E' un peccato che ci sia voluta la morte di un altro nero per dare vita a tutto questo movimento. Positivo vedere una reazione, la gente vuole più intraprendenza. Bella la reazione della F1 e anche della Mercedes sull'importanza dell'inclusione."
Il pilota britannico si riferisce alla decisione del suo team di correre questa stagione con una livrea completamente nera. Ancora nessuna decisione invece sull'ipotesi che i piloti domenica sulla griglia di partenza si inginocchino, nel gesto che è diventato simbolo soprattutto in America di solidarietà con la causa dei diritti delle minoranze.
"Ancora non ne abbiamo parlato, ma non è la mia priorità," ha spiegato Lewis Hamilton, "Vedremo, qualsiasi cosa faremo dovremo farla tutti uniti".
Per il momento sul circuito Red Bull Ring di Spielberg il segno dell'attenzione del mondo della Formula 1 alla questione razziale è la grande scritta "End Racism" dipinta sulla parete dei box e una sorta di arcobaleno composto dalle gigantografie dei piloti poste sugli spalti della tribuna principale.
Dal punto di vista sportivo il tema sarà il solito con tutti i team a caccia della Mercedes a cominciare da Ferrari e Red Bull.
Lo squadrone anglotedesco si presenta ancora da favorito e i rivali dovranno ancora fare i conti con la fame cannibalesca di Lewis Hamilton, anche se sarà interessante vedere in che misura il lockdown ha influito sui piani di preparazione di team e piloti.
Leclerc e Vettel alla sua ultima stagione in Ferrari
In casa del Cavallino si ostenta prudenza. Per Charles Leclerc "sarà una stagione impegnativa, non semplice. Abbiamo ancora tanti punti interrogativi.Dobbiamo arrivare alle qualifiche per poterlo dire, anche se siamo sicuri che faticheremo meno rispetto allo scorso anno", ha dichiarato il giovane monegasco nella lunga conferenza stampa che ieri ha visto protagonisti tutti i piloti.
Al suo fianco Sebastian Vettel, che a fine stagione lascerà la Rossa. "Gli ultimi mesi sono stati abbastanza sconvolgenti per tutti, anche come preparazione. Ma tutti in fabbrica - ha sottolineato il tedesco - hanno lavorato per portare ogni aggiornamento in pista. Arriverà solo per l'appuntamento in
Ungheria. Sarà interessante capire a che punto siamo, avere una risposta e regolarci di conseguenza", ha proseguito. "Non sappiamo quanto sarà lunga la stagione, sono tutti punti interrogativi. In ogni caso cercheremo di fare del nostro meglio come sempre".
Nonostante l'addio certo di Vettel a fine stagione, i rapporti interni non cambieranno, hanno assicurato i due uomini in rosso: "Possibili ordini di scuderia? Si vuole sempre avere successo in pista pensando al risultato personale ma si guida in una squadra", ha commentato il tedesco. "Se la situazione si dovesse presentare, ci si aspetta che entrambi i piloti si aiutino a vicenda. Non conta il contratto in scadenza, si corre per se stessi di sicuro non renderò la vita semplice a Charles". "Il rapporto tra me e Seb non cambierà rispetto alla scorsa stagione", gli ha fatto eco il monegasco. "Ho imparato tantissimo da lui e continuerò a imparare fino a fine stagione. Mi mancherà come pilota e come persona. Ci sono state delle battaglie in pista che non sono finite come volevamo ma c'è sempre stato rispetto fuori dalla pista".
Hamilton e la Mercedes
Entrambi, questo è certo, dovranno vedersela con sua maestà Hamilton. Anche se l'Austria non è il terreno di caccia preferito per il campione del mondo: "E' una pista impegnativa per l'altura e per le temperature. Non abbiamo mai trovato la finestra perfetta per la nostra macchina ma quest'anno pensiamo di aver fatto dei miglioramenti". Il calendario ridisegnato dall'emergenza Covid non impensierisce il britannico: "La stagione è sempre stata una maratona. Ci sono comunque tante gare e anche se sono condensate e spremute in un periodo di tempo più breve. Avremo una pressione diversa in alcune circostanze ma sarà grandioso tornare a lavorare".
Quanto ai rivali, un occhio di riguardo va alla Red Bull: "Mi sono sembrati piuttosto forti, mi aspetto che saremo piuttosto vicini. Verstappen cresce di anno in anno, sono sempre stati forti qui, sarà una sfida importante in questo weekend". Fiducioso il compagno di team Valtteri Bottas: "Sono contento che faremo due gare qui, anche se storicamente è una delle piste dove abbiamo avuto meno successo, anche se ero con i migliori. Penso di essermi preparato bene, ma lo dirà la pista a che livello siamo". Ci saranno
meno gare, ma sono comunque molte, seppur condensate in un tempo breve. Non credo che l'approccio sarà diverso".
Max Verstappen e la Red Bull
Ma sul Red Bull Ring c'è un pilota più che mai desideroso di rimettere la firma sul successo finale: Max Verstappen. Sul circuito di casa della Red Bull, l'olandese ha trionfato nelle ultime due edizioni: "Ma ogni anno è diverso, non ci sono garanzie, questo non significa che automaticamente andremo bene", ha avvertito. "Lavoriamo sulla macchina, devo ritrovare il feeling. Cercheremo di vincere ogni gara, anche se al momento è difficile sapere quando riusciremo a farlo".