Perseverance regala la prima immagine a 360 gradi da Marte
Una vista mozzafiato del cratere Jezero
Si tratta della prima immagine ad alta definizione presa dalla Mastcam-Z del cratere Jezero, dopo aver ruotato la "testa" del rover di 360 gradi.
Questo primo panorama a 360 gradi scattato dalla Mastcam-Z, una coppia di telecamere zoomabili a bordo del rover Perseverance Mars della NASA, è stato "cucito" sulla Terra a partire da 142 immagini individuali scattate durante il Sol 3, il terzo giorno della missione marziana (21 febbraio 2021). Le versioni annotate di questo panorama includono una barra di scala e primi piani di elementi rocciosi visti in lontananza. Uno scatto di dettaglio dalla parte superiore del panorama mostra il bordo del cratere, sito di 'ammartaggio' di Perseverance.
Jim Bell, responsabile della missione per quanto riguarda la Mastcam-Z del rover, manifesta entusiasmo: "Anche se molti di noi sapevano tecnicamente cosa potersi aspettare, emotivamente, è stato travolgente, incredibile". Il sistema di telecamere può rivelare dettagli piccoli da 3 a 5 millimetri vicino al rover, e da due a tre metri sui pendii lontani lungo l'orizzonte. Il panorama mostra il bordo del delta di un antico fiume nel cratere Jezero e anche una roccia scolpita dal vento, erosa da milioni di anni di sabbia marziana.
Perseverance è arrivato su Marte il 18 febbraio scorso e trascorrerà i prossimi due anni esplorando il sito in cerca di tracce di antica vita microscopica sul letto del fiume ormai asciutto e facendo prelievi e perforazioni nelle rocce che potrebbero contenere prove di vita da tre a quattro miliardi di anni fa. In pochi giorni di missione il rover ha già inviato a Terra immagini mozzafiato come il video dell'atterraggio sulla superficie marziana e enigmatiche come quelle del messaggio in codice nascosto nel disegno del paracadute.
La NASA ha implementato 25 telecamere a bordo del rover in questa missione da 3 miliardi di dollari - il maggior numero mai inviato su Marte. Il precedente rover dell'agenzia spaziale statunitense, il Curiosity del 2012, riuscì a scattare solo immagini piuttosto sgranate, per lo più del terreno.