Pieni i treni diretti al Sud, non c'è esodo. La sfida dei trasporti nelle grandi città
Il primo giorno della Fase 2: test sui trasporti, nodo cruciale per le principali città italiane. Da Milano a Palermo si viaggia con capienze ridotte, mantenendo le distanze, dispenser di gel igienizzante a bordo, mascherine, guanti e controlli nelle stazioni
La Fase due è già iniziata e per i trasporti è un momento delicato. Inevitabili gli spostamenti cittadini e in altre regioni. Il temuto esodo pare non ci sia stato nonostante i treni diretti a sud dello Stivale fossero pieni. C'è da sottolineare la capienza ridotta delle carrozze, nel rispetto delle misure che servono a contenere il distanziamento sociale. Alcune regioni aveva già messo in guardia i passeggeri: chi rientrerà in bus, treni, aerei e traghetti dovrà restare in isolamento a casa per 14 giorni.
Ciò che emerge sin da subito non sono tanto le regole, importantissime e da rispettare, quanto il buonsenso. Un comportamento adeguato può fare la differenza, soprattutto nei luoghi pubblici. La parola d'ordine è "autocontrollo" abbinata a mascherine, guanti, attenzione alla distanza sociale, e garantendo il rispetto delle norme previste a limitare il contagio. Gli "italiani saranno protagonisti" hanno ribadito il premier Giuseppe Conte e il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese.
MILANO
Il trasporto pubblico milanese viaggia con la capienza dei mezzi ridotta al 25%. Le stime prevedono un passaggio da 1 milione e 400 mila passeggeri pre-Covid a un massimo di 400 mila, pronti a spostarsi muniti di guanti e mascherina. Palazzo Marino ha invitato le aziende a proseguire con lo smartworking e i cittadini a usare le bici, con altre piste dedicate alle due ruote già create in alcune vie, o andare a piedi, ma c'è comunque il rischio - avverte il presidente di Ferrovie Nord Andrea Gibelli - che sui mezzi pubblici ci sia una situazione "non gestibile". Per questo le istituzioni si appellano alla responsabilità individuale, tanto sui mezzi quanto nei parchi, che riaprono così come le librerie e gli alberghi, i cimiteri e i cantieri.
TORINO
Numero di mezzi pubblici raddoppiati, con posti limitati e dispenser di gel igienizzante a bordo, zona a traffico limitato ancora sospesa come pure il pagamento nelle strisce blu e prima distribuzione di mascherine ai cittadini. L'azienda di trasporto pubblico riporterà il numero delle vetture in circolazione nelle ore di punta a 615, rispetto alle 368 del lockdown. Ma sui bus più piccoli saranno ammessi soltanto 20 passeggeri alla volta, 30 sui pullman da 18 metri e sui tram; percorsi differenziati in metro. Gli amministratori di condominio inizieranno la distribuzione delle mascherine acquistate dalla Regione. Divieto della vendita di cibi take away, in vigore fino a sabato 9 maggio, mentre nel resto della regione è già ammessa.
BOLOGNA
Nessun affollamento in stazione a Bologna, snodo di passaggio tra il Nord e il Sud del Paese. La situazione è apparsa tranquilla. I posti nei treni ad alta velocità, diretti al Sud, che fanno scalo anche nel capoluogo emiliano sono esauriti. C'è da sottolineare, che i posti (tutti prenotati) disponibili a bordo sono stati dimezzati rispetto alla capienza ordinaria per mantenere il distanziamento tra i passeggeri. Nessuna 'folla' o clima di esodo sulle banchine o negli spazi aperti ai viaggiatori della stazione di Bologna. Tutto, al momento, procede con regolarità anche sul fronte dei pendolari sui treni regionali la cui offerta è pari al 60 per cento della disponibilità.
FIRENZE
A Firenze si viaggia su bus e tramvia solo se muniti di mascherina e guanti e stando distanti un metro. Riaperti i parchi e giardini non recintati come le Cascine e si potrà andare al cimitero. Riapre anche l'aeroporto - al momento non sono previsti voli di linea - e anche il Duomo per la preghiera individuale.
ROMA
Bus e metro fino alle 23.30, esercizi commerciali aperti fino alle 21.30 ma take away e delivery consentiti anche oltre. E poi stazioni, bar e locali sorvegliati speciali con droni a sorvolare i parchi che iniziano a riaprire i cancelli, prime fra tutte Villa Borghese e Villa Pamphilj. Spiagge di Ostia vietate fino al 17 maggio, aperte invece le pinete. Sui mezzi pubblici è previsto l'obbligo di mascherina, la capienza al 50% su ogni mezzo, l'installazione di dispenser con gel igienizzante nelle stazioni, e la possibilità di saltare le fermate se il mezzo è già pieno.
NAPOLI
È previsto un forte afflusso dalle regioni del nord, per questo sono stati previsti rigidi controlli alla Stazione Centrale e all'aeroporto. La fase 2 è quella più delicata e "c'è il rischio gambero, se non siamo bravi si torna indietro", ha dichiarato il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. A poche ore dall'avvio della ripartenza dopo il lockdown, il primo cittadino si dice "preoccupato" per il nuovo rientro nella speranza che non accada quello che è successo l'8 marzo, quando il "Paese era forze impreparato e c'era confusione".
Il trasporto urbano nella città partenopea prevede l'accesso ai trasporti pubblici con delle limitazioni nel metrò e sui bus con segnalazioni mirate. Si tratta di una sperimentazione che dovrà garantire di evitare assembramenti. Come da ordinanza regionale, tutti dovranno indossare la mascherina e l'accesso per i dipendenti negli uffici pubblici sarà scaglionato.
PALERMO
Dopo quasi due mesi in casa, i bambini, uno per volta accompagnato da uno solo dei genitori, potranno accedere ai parchi. Ingressi però contingentati: per entrare, in base alle disposizioni del comune, bisognerà prenotarsi nel sito dell'amministrazione. Pronti anche gli autobus dell'Amat, dove sono stati sistemati gli adesivi nelle postazioni per garantire i distanziamenti dei passeggeri. Aperti anche i cimiteri con accessi contingentati e consentiti, attraverso prenotazione on line.
Altro discorso sono i rientri dal Nord. Pronti ad "allargare le maglie", ma con cautela. Il rigore "ha premiato la Sicilia" e non si vuole sprecare il risultato raggiunto. Dichiara il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci. "Abbiamo ricevuto - spiega - tantissime richieste di siciliani che vogliono ricongiungersi con le loro famiglie nell'Isola. Stiamo valutando con il ministero dei Trasporti un' intesa che impedisca che vi sia un vero e proprio esodo, favorendo piuttosto i rientri scaglionati".