L'anno che verrà. Giovanna Botteri e i giorni della pandemia: "Ce la faremo"
La corrispondente Rai da Pechino al Festival
"Caro amico, ti scrivo, così mi distraggo un po'/siccome sei molto lontano, più forte ti scriverò/Da quando sei partito c'è una grande novità/L'anno vecchio è finito, ormai/Ma qualcosa ancora qui non va/Si esce poco la sera, compreso quando è festa/E c'è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra".
'L'anno che verrà' di Lucio Dalla diventa cronaca della pandemia nella voce di Giovanna Botteri. La corrispondente Rai da Pechino declama i primi versi della canzone di Dalla, poi ripercorre con Amadeus il periodo del Festival dello scorso anno, quando in Italia ancora non era successo nulla ma in Cina c'era già il lockdown.
Dice Amadeus: "Un anno fa ero qui a Sanremo, guardavo il tg e vedevo Botteri che raccontava come inviata in Cina quel dramma a Wuhan. Ricordo una sensazione strana, ascoltavo ma pensavo che tutto quel dramma fosse lontano dal nostro Paese, che non sarebbe mai arrivato".
"Quel nemico - spiega Botteri - l'avevamo già visto arrivare ma nessuno ci aveva creduto, poi improvvisamente dal giorno alla notte la Cina si ferma, si blocca e alla tv arriva il presidente e dice: 'Siamo in guerra'". Poi, parla della sua vita lontana dall'Italia: "Quelli che vivono lontani devono fare conti con la distanza, qualcosa che devi fare per non sentirti solo, cerchi di vedere il mondo in un altro modo. Anche questa sala vuota: nel nostro mestiere chiudi gli occhi e pensi a quel che c'è al di là della telecamera e vedi la gente". "Noi ce la faremo, ne sono sicura", dice.