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MONDO

Giornata mondiale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza

Save the Children: infanzia negata per un bambino su due

I minori sono costretti a fare i conti con le deprivazioni economiche, anche nelle aree economicamente più avanzate. Si parla di circa 30 milioni di bambini e ragazzi in povertà relativa grave nei Paesi Ocse. Una piaga, del resto, che non lascia immune nemmeno l'Italia dove 1,2 milioni di bambini e adolescenti vivono in condizioni di povertà assoluta 

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Per più della metà dei bambini al mondo, la possibilità di vivere l'infanzia che meritano e alla quale semplicemente hanno diritto continua ad essere solo un lontano miraggio e ogni giorno, sulla loro pelle, devono fare i conti con le conseguenze disastrose dei conflitti, della povertà o delle discriminazioni, denuncia Save the Children in occasione della Giornata mondiale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.

''Nel mondo tanti, troppi bambini continuano a morire ogni giorno perché non hanno cibo, acqua o cure mediche. E sono tantissimi quelli che non possono andare a scuola perché vivono in zone di guerra o perché sono costretti ad andare a lavorare, così come milioni di bambine e ragazze diventano adulte troppo presto perché costrette a sposare uomini spesso più grandi di loro. Il mondo non può e non deve più accettare che tutto questo continui ad accadere. I bambini sono prima di tutto bambini e ognuno di loro merita l'opportunità di nascere e crescere sano, di ricevere un'educazione e di sentirsi protetto'', ha affermato Valerio Neri, direttore generale di Save the Children.

Circa 5,4 milioni di bambini, ogni anno, muoiono a causa di malattie facilmente curabili 
Secondo l'Organizzazione, circa 5,4 milioni di bambini, ogni anno, muoiono prima di aver compiuto il quinto anno di età a causa di malattie facilmente curabili e prevenibili, di cui quasi la metà perdono la vita per cause legate alla malnutrizione

Condizioni di vita dei minori particolarmente gravi nelle zone fragili o affette dai conflitti
Le condizioni di vita dei minori sono particolarmente gravi nelle zone fragili o affette dai conflitti, dove attualmente vivono 350 milioni di minori nella cui vita quotidiana incontrano spesso ostacoli enormi circa l'accesso al cibo, all'acqua pulita o alle cure mediche. Soltanto in Yemen, a più di tre anni e mezzo dall'escalation delle violenze, più di 5 milioni di bambini stanno soffrendo la carenza di cibo, 1 minore su 2, nel Paese, soffre di malnutrizione cronica e più di 400.000 sotto i 5 anni sono affetti da malnutrizione acuta grave. In Siria, allo stesso modo, più di 13 milioni di persone hanno ancora bisogno di assistenza umanitaria e quasi 2.400 bambini con meno di 5 anni rischiano di morire entro fine anno per cause legate alla malnutrizione.

27 milioni di bambini e ragazzi sono attualmente tagliati fuori dall'educazione
Anche l'accesso all'istruzione, nelle aree sferzate da guerre e violenze, è fortemente messo a rischio, considerando che ben 27 milioni di bambini e ragazzi sono attualmente tagliati fuori dall'educazione, perché le loro scuole sono state distrutte, danneggiate o occupate o perché i loro genitori reputano per loro troppo pericoloso uscire di casa per recarsi a scuola. In molti casi, in tali contesti bambini e ragazzi perdono irrimediabilmente la propria infanzia anche perché costretti a lavorare per mantenere le proprie famiglie: i bambini che vivono nelle aree di conflitto hanno infatti il 77% in più di probabilità di essere coinvolti nel lavoro minorile rispetto alla media globale.

Nei Paesi in via di sviluppo, in particolare, 1 bambino su 5 è in povertà estrema
I diritti dei bambini nel mondo, sottolinea Save the Children, sono gravemente minacciati anche nelle aree sferzate dalla povertà dove vive più di 1 miliardo di minori. Nei Paesi in via di sviluppo, in particolare, 1 bambino su 5 è in povertà estrema, ma anche nelle aree economicamente più avanzate i minori sono costretti a fare i conti con le deprivazioni economiche, con circa 30 milioni di bambini e ragazzi in povertà relativa grave nei Paesi Ocse. Una piaga, del resto, che non lascia immune nemmeno l'Italia dove 1,2 milioni di bambini e adolescenti vivono in condizioni di povertà assoluta con gravi ripercussioni sul loro futuro. 

Dei minori tagliati fuori dalla scuola in tutto il mondo, quasi 9 su 10 - evidenzia ancora l'Organizzazione - vivono in Paesi a reddito basso o medio-basso, e nei Paesi più poveri non va a scuola 1 minore su 3, contro i meno di 4 su 100 nei contesti più ricchi. Allo stesso modo, nei Paesi meno sviluppati è costretto a lavorare 1 minore su 4, una negazione dei diritti che riguarda tuttavia anche 2 milioni di bambini e adolescenti nei Paesi ad alto reddito.

575 milioni le bambine e adolescenti vittime di discriminazioni di genere
Violazioni dei diritti dell'infanzia che, inoltre, continuano a riguardare tante, troppe bambine e ragazze in tutto il mondo, vittime di discriminazioni quotidiane che impediscono loro di costruirsi un futuro. Oltre 575 milioni, infatti, le bambine e adolescenti che vivono in contesti caratterizzati da gravi di discriminazioni di genere; 12 milioni le spose bambine ogni anno e 7,8 milioni le adolescenti che diventano madri precocemente, con gravi rischi sulla loro salute e su quella dei loro bambini.

Save the Children lavora ogni giorno, in Italia e nel mondo, per garantire un futuro ai bambini senza un domani, quelli più esclusi, invisibili o dimenticati, grazie ai suoi progetti nei settori dell'educazione, salute, nutrizione, protezione, contrasto alla povertà, sicurezza alimentare, diritti e partecipazione. Nel mondo, l'Organizzazione lavora sia nei contesti di sviluppo sia nelle zone colpite da crisi ed emergenze, che hanno un impatto particolarmente negativo soprattutto sui bambini, e solo nel 2017 è riuscita a raggiungere 33 milioni di minori con i suoi programmi di salute e nutrizione.

Le iniziative Rai per questa Giornata
La Rai celebra la Giornata internazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza con diverse iniziative: la messa in onda su tutti i canali tv e radio di uno spot dedicato ai principi della Convenzione Onu del 1989, e approfondimenti sul tema all'interno di diversi programmi delle tre reti principali e sui canali per ragazzi previsti per domani, 20 novembre, giorno dell'anniversario della ratifica della Convezione da parte di 190 Paesi.

Foa: "diffondere la cultura del rispetto verso i bambini e gli adolescenti"
Il Presidente della Rai Marcello Foa alla presentazione della campagna di comunicazione promossa dal Dipartimento per l'informazione e l'editoria del Consiglio dei ministri e dal Garante per i diritti per l'infanzia, ha sottolineato che la Rai "ha il dovere e la missione di diffondere la cultura del rispetto verso i bambini e gli adolescenti" e che fatti come il bullismo o il maltrattamento dei ragazzi disabili "vanno contrastati quotidianamente anche attraverso i media diffondendo quella cultura del rispetto". Alla presentazione della campagna in Rai sono intervenuti i promotori dell'iniziativa: il sottosegretario della Presidenza del Consiglio per l'informazione e l'editoria Vito Crimi e il Garante per l'infanzia Filomena Albano.

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