ITALIA
Misure contro il caporalato
Braccianti morti nel Foggiano, Salvini: svuoteremo i ghetti, è un problema di mafia
Il ministro dell'Interno in Prefettura a Foggia ha presieduto il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza. Il premier Conte: dobbiamo rafforzare i controlli
Salvini: svuoteremo i ghetti
"Svuoteremo progressivamente i ghetti, non è possibile che in una società avanzata esistano dei ghetti", aggiunge Salvini. E sottolinea: si sta già lavorando e sono a disposizione "alcuni milioni di euro per superare la fase emergenziale". "Dobbiamo inoltre aggredire i patrimoni dei mafiosi che campano con il caporalato". "La questura di Foggia salirà di importanza. E salendo di importanza salirà anche di organico", assicura. "Negli anni passati non è stata valorizzata e difesa come avrebbe dovuto".
"Contrasterò la mafia a Foggia paese per paese"
"Questo è un problema di mafia. A Foggia c'è una criminalità mafiosa che seguirò paese per paese", dice Salvini. "Una immigrazione fuori controllo aiuta la mafia, quindi aver ridotto gli sbarchi riduce anche gli affari per chi sfrutta questa persone".
"Aumenteremo uomini della polizia per ripristinare la legge"
"Lavoreremo per aumentare il numero degli uomini della polizia. Ad oggi per i controlli sulle strade in una provincia così estesa, da parte della Polizia di Stato può contare solo su 116 effettivi mentre qui occorre ripristinare la legge. La politica ha abbandonato la Provincia di Foggia", afferma il vicepremier.
Il vertice in Prefettura
Alla riunione hanno partecipato il prefetto di Foggia, Massimo Mariani, i vertici delle forze di polizia e rappresentati della magistratura ed esponenti della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari.
Le indagini sul caporalato
L'incidente ha sollevato un coro di proteste anche perché segue un altro drammatico episodio avvenuto nei giorni scorsi tra Ascoli Satriano e Castelluccio dei Sauri e che ha portato al decesso – sempre a seguito di uno scontro automobilistico nella zona - di altri 4 migranti utilizzati nei lavori dei campi.
Conte: dobbiamo rafforzare i controlli
"Sicuramente dobbiamo rafforzare i controlli. Già sono fatti, e il prefetto mi ha elencato i dati.
Ma è chiaro che l'estensione dell'attività imprenditoriale agricola qui è tale che è difficile poter assicurare i controlli in modo capillare", ha detto parlando della piaga del caporalato esistente nelle campagne pugliesi il premier Giuseppe Conte oggi a Foggia, dopo i due incidenti stradali nei quali sono morti complessivamente 16 braccianti, tutti stranieri. "In queste ore stiamo per approvare al Senato il decreto dignità. E questa parola - DIGNITÀ - è la parola che noi dobbiamo e vogliamo rimettere al centro", aveva scritto in mattinata sulla sua pagina Facebook il premier. "Lavoro e dignità sono due parole indissolubili: non ci può essere lavoro senza il rispetto della dignità della persona. E questo deve valere per tutti e sempre, senza distinzioni. Qui a Foggia ieri sono morte dodici persone, che si sommano alle quattro morte sabato scorso. Sedici lavoratori sfruttati e umiliati dalle condizioni di lavoro e di vita a cui erano costretti. Questa non è dignità".
Cardinale Bassetti: occorre fare giustizia
"Occorre fare giustizia, gli esseri umani, e io ho visto anche nelle immagini in televisione dove mangiano, dove dormono queste persone, non possono vivere in tuguri come topi, allora è veramente necessario, ma vedo che si stanno muovendo grazie a Dio dal presidente del Consiglio in giù, un tempestivo e vigile intervento delle nostre istituzioni". Lo afferma il presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti, parlando della strage di braccianti.
L'incidente
Il grave incidente stradale è avvenuto nei pressi di Lesina al bivio di Ripalta, sulla strada statale 16. Hanno perso la vita dodici persone, tutti braccianti agricoli extracomunitari. Altre 3 sono rimaste ferite. Il violento impatto è avvenuto tra un furgone con targa bulgara carico di uomini di nazionalità africana, braccianti agricoli che tornavano dal lavoro nei campi, e un tir. L'incidente è praticamente una 'fotocopia' di quello verificatosi sabato sera sulla sp 105, nei pressi di Ascoli Satriano, costato la vita a quattro braccianti extracomunitari che viaggiavano su un furgone che si è scontrato con un camion che trasportava cassette di pomodori.