I 28 raggiungono un'intesa nella notte
Ue, 40 mila migranti distribuiti in due anni. Renzi: "Primo passo, ma molto da fare"
"Superato principio di Dublino, meglio tardi che mai", commenta il presidente del Consiglio. Ai 40 mila si aggiungeranno altri 20.000 in un accordo che sarà definito entro la fine di luglio dai ministri dell'Interno Ue
L'accordo c'è ma con molti chiaroscuri, fatto di compormessi letterari e problemi di consenso . Tutto si è giocato sugli aggettivi obbligatorietà/volontarietà dietro i quali si nasconde il reale impegno degli Stati sulla ripartizione dei migranti. La soluzione, alla fine, è stata un escamotage: semplicemente omettere ogni aggettivo.
Il Consiglio europeo, alla fine di una estenuante discussione iniziata con la cena intorno alle 20 e terminata alle 3 del mattino, ha trovato l'intesa: l'Ue si farà carico di 40mila migranti. Il testo non specifica la ripartizione tra i singoli Paesi ma rimanda a una successiva decisione da prendere a luglio, e introduce una esenzione totale per l'Ungheria (nella quale, secondo i dati di Frontex, l'afflusso di serbi nel corso di quest'anno rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, è cresciuto di oltre l'800%) e una parziale eccezione per la Bulgaria. La debolezza del compromesso è che a luglio, quando si definiranno le quote, i Paesi più contrari, come Repubblica Ceca e Slovacchia, potrebbero far saltare il banco.
Matteo Renzi: "Un primo passo, ma molto da migliorare"
"Alle tre del mattino, ma meglio tardi che mai: l'Europa accetta la redistribuzione di 40mila donne e uomini arrivati sulle coste nostre e greche. Un primo passo, certo. Non sufficiente a mio giudizio. Ma superiamo il principio del trattato di Dublino,
sciaguratamente firmato in passato anche dall'Italia. Un segno di solidarietà finalmente e la dimostrazione che l'Europa sta insieme per un ideale, non solo per dei valori economici. Certo: c'è ancora molto da fare, e lo faremo". È un Matteo Renzi molto soddisfatto quello che nel cuore della notte, al termine della prima giornata del Vertice Ue, annuncia di aver incassato le richieste che aveva portato a Bruxelles, a dispetto di molte resistenze.
Il giallo sulla volontarietà
Nel corso del negoziato notturno, "ci sono state discussioni, c'era chi voleva esprimere la definizione di base volontaria. Questo non è nel testo, poi la Commissione d'accordo con il Consiglio deciderà quali stati e con quali quote" dovranno accogliere i migranti. Di fatto, nel testo finale non c'è nemmeno un riferimento esplicito al fatto che il meccanismo debba essere obbligatorio.
"Senza solidarietà presa in giro per l'Europa"
"Se di fronte a un piccolo numero come 40mila persone - ha spiegato ancora Renzi - non vi fosse stata solidarietà sarebbe stata una presa in giro nei confronti dell'Europa. Non è pensabile che sia la patria dell'egoismo. È la patria della condivisione dei valori. E quindi da questo punto di vista l'accordo è un fatto importante". In conferenza stampa il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, ha spiegato che altri 20mila migranti saranno successivamente ridistribuiti, sulla base di un accordo che sara' definito entro luglio dai ministri dell'Interno.
Maroni: ok a ripartizione ma con coinvolgimento Regioni
"Mi auguro che il governo riesca a trovare una soluzione ma non si può scaricare tutto sulle regioni. Non sono d'accordo a una gestione caotica dell'immigrazione. Sono disponibile a collaborare se ci sarà il coinvolgimento delle regioni", afferma
Roberto Maroni, Presidente Regione Lombardia, ai microfoni di radio Anch'io, intervenendo sul tema immigrazione.