MONDO
Migranti
Accordo Ue - Turchia in vigore da domani
L'intesa alla prova dei fatti. La guardia costiera turca ha respinto già 1734 profughi verso Lesbo. Critiche dalle ong. Boldrini: dificile l'attuazione.
Tutti i migranti che si affidano ai barconi dei trafficanti per passare dalle coste turche alle vicine isole greche nell'Egeo, compresi i siriani, saranno innanzitutto individuati e registrati dalle autorità greche, e poi riportati sistematicamente, anche se non in tutti i casi, nei campi profughi in Turchia. Contemporaneamente, per ogni profugo siriano riportato nei campi turchi, un richiedente asilo siriano sarà prelevato dalla Turchia e portato in un paese dell'Ue. Ma la messa in atto delle misure non sarà semplice. Il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker parla di impresa "erculea" soprattutto per Atene, che dovrà gestire la partita, e a cui non dovrà mancare il cruciale "sostegno" di Bruxelles e degli Stati membri.
Critiche dalle organizzazioni umanitarie. Da Amnesty a Medici senza Frontiere, da Oxfam a Cir, insorgono compatte e lo definiscono "l'accordo della vergogna".
Commenta in negativo l'accordo il presidente della Camera Boldrini: "Sono molto, molto pessimista, questo accordo temo non reggerà all'atto pratico: oggi l'Europa è più fragile e meno autorevole, ha aperto un varco, quello della negazione dei valori, cosa che non aveva mai negoziato. Era una bussola morale e oggi questo ruolo è in discussione. Si sta scegliendo la via a ribasso dei diritti e questo non porta bene". Dura presa di posizione dal Vaticano: di fronte al "grave dramma" di tanti immigrati "dovremmo sentire umiliante dover chiudere le porte" d'Europa.