MONDO
Medio Oriente
Accordo di pace con gli Emirati, Israele sospende le annessioni in Cisgiordania
L'intesa è stata raggiunta con la mediazione di Donald Trump. Per lui si tratta di un successo diplomatico da cavalcare in chiave elettorale. Gli Emirati confermano una tabella di marcia con Israele per istituire relazioni bilaterali. Hamas e Jihad islamica gridano al "tradimento"
Con questo accordo, Israele ha accettato di non procedere all'annessione delle zone della Cisgiordania, senza precisare per quanto tempo.
"Su richiesta del presidente Donald Trump, col sostegno degli Emirati Arabi, Israele sospenderà la dichiarazione di sovranità sulle aree indicate nel piano di pace Usa e concentrerà i suoi sforzi sull'espansione dei suoi legami con altri Paesi nel mondo arabo e musulmano", rende noto Trump su Twitter, aggiungendo che i tre Paesi "confidano che siano possibili ulteriori svolte diplomatiche con altre nazioni".
Per Trump si tratta di un successo diplomatico da cavalcare in chiave elettorale. "Farò un accordo con l'Iran in 30 giorni se sarò rieletto", ha infatti detto il presidente americano parlando alla Casa Bianca dell'intesa di pace tra Israele ed Emirati Arabi.
HUGE breakthrough today! Historic Peace Agreement between our two GREAT friends, Israel and the United Arab Emirates!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) August 13, 2020
Emirati Arabi: con Israele tabella di marcia per relazioni bilaterali
Il principe ereditario degli Emirati Mohammed Bin Zayed ha confermato su Twitter che Israele ha concordato nel sospendere l'annessione di parti della Cisgiordania, ma ha parlato solo di lavoro per la normalizzazione delle relazioni. "Nel corso di una conversazione telefonica con il presidente Trump e il premier Benyamin Netanyahu - ha scritto Bin Zayed - è stato raggiunto un accordo per fermare ulteriori annessioni di territorio palestinese. Gli Emirati e Israele hanno convenuto di cooperare e di stabilire una roadmap per l'istituzione di relazioni bilaterali".
A breve i colloqui per intese in diversi settori
Delegazioni di Israele ed Emirati Arabi Uniti si incontreranno nelle prossime settimane per firmare accordi bilaterali riguardo gli investimenti, il turismo, i voli diretti, la sicurezza, le telecomunicazioni ed altre questioni. Lo riferisce la nota congiunta in cui i due Paesi insieme agli Stati Uniti hanno annunciato l'accordo di pace.
Netanyahu: altri Paesi arabi stringeranno rapporti con Israele
"Altri paesi arabi e musulmani" seguiranno quanto fatto dagli Emirati e stringeranno rapporti con Israele: lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu illustrando l'accordo raggiunto oggi con gli Emirati Arabi Uniti, definito "il più grande passo avanti verso la pace tra Israele e il mondo arabo negli ultimi 26 anni". "E' un momento storico per la pace in Medio Oriente, ho il grande privilegio di concludere il terzo trattato di pace tra Israele e un paese arabo, gli Emirati Arabi Uniti", ha detto Netanyahu, facendo riferimento agli accordi già in vigore con Egitto e Giordania.
Hamas e Jihad islamica: "Tradimento"
Hamas e la Jihad islamica hanno attaccato l'annuncio di relazioni diplomatiche tra Israele e gli Emirati Arabi. Ogni "normalizzazione" con Israele è "un tradimento" ha detto Hamas sul sito Al Quds, vicino all'organizzazione armata palestinese. "Israele - ha dichiarato il portavoce Fawzi Bahoum - viene premiata per i suoi crimini contro i palestinesi". Anche la Jihad islamica, citata dai media, sostiene che la "normalizzazione è una sottomissione e non cambia i fatti del conflitto".